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venerdì 24 ottobre 2014

Torta Minnie

Dopo mesi di assenza dal blog, dovuti principalmente a nuovi impegni e mancanza di stimoli, ritorno qui a scrivere (premetto che il post è stato scritto a più riprese ed in diversi giorni, per non dire mesi!), perché non credo sia bello abbandonare dei compagni di avventura senza spiegazioni.
La mia cucina da un pò di tempo lavora meno e quel poco che ho fatto non l'ho fotografato.
Perché? Beh, i motivi sono essenzialmente due:
1) mi sto preparando per un concorso interno e il poco tempo libero che ho lo sto dedicando interamente allo studio (diritto penale, procedura penale, diritto costituzionale, diritto amministrativo e diritto civile). Insomma, un concorso che, pur essendo destinato a gente diplomata, richiede una preparazione da magistrato!
2) mi mancano gli stimoli per proseguire.
Il problema della mancanza di stimoli in qualche maniera aveva già pervaso gran parte del 2013, ma ero comunque riuscita ad andare avanti.
Inizio 2014 mi sembrava di aver trovato degli stimoli nuovi, legati soprattutto alla pasticceria, ma dopo una delusione, di cui per non ammorbarvi preferisco non parlare, sono venuti meno anche quelli.
Ci credete se vi dico che da quando ho pubblicato l'ultimo post ad aprile ho preparato solo due dolci?
Io, proprio io, che in genere ho sempre la cucina ed il forno in fermento il fine settimana.
Ebbene sì, non solo cucino pochissimo, ma ho praticamente smesso di preparare dolci.
Dopo 4 anni di blog e sperimentazioni mi sono ridotta a mangiare alla mensa del mio ufficio due volte alla settimana (qualche volta anche tre) e nei giorni rimanenti, cucino sempre cose pratiche e veloci, nonché la classica pasta al sugo e se qualche volta ho preparato qualcosa di particolare non mi è neanche passato per la testa di mettermi lì con la macchina fotografica a cercare la migliore angolazione: mi sono, invece, seduta a tavola ed ho mangiato di gusto.
Non sto più acquistando riviste di cucina e devo ancora guardare un paio di libri che ho acquistato mesi fa.
Riepilogando, quindi, a meno che non trovi nuovi stimoli, cucinerò e posterò pochissimo.
Intanto, però, visto che un paio di dolci, come vi avevo anticipato sopra, in questo periodo li ho preparati, vi mostro il primo.


Questa è la torta che ho preparato a luglio per il quarto compleanno di mia figlia.
La ricetta del pan di spagna è quella di questa torta e i tre (o forse quattro, ora non ricordo esattamente) strati interni sono di crema al mascarpone, la cui ricetta trovate qui.
Il piano superiore è un dummy al polistirolo rivestito di pdz, la torta edibile è quella alla base.
Questa è la torta pronta per essere inscatolata e portata al lido dove abbiamo festeggiato.
 Questa è la foto fatta prima del taglio della torta. La tavola è addobbata a tema (peccato che il cameriere si sia dimenticato di portarmi la bottiglia di spumante fruttato che gli avevo fatto mettere in fresco per i bimbi sempre di Minnie. Me ne sono accorta dopo aver terminato il rituale delle foto!)
 Particolare delle candeline e del pupazzetto di Minnie (scomparso dopo il taglio della torta!!!)
Un caro saluto a mia cugina Rosangela.

domenica 6 aprile 2014

Torte Winx Bloomix

Anche quest'anno, puntualmente come ogni anno in questo giorno, pubblico la torta di compleanno, anzi le torte di compleanno in questo caso, che ho realizzato per mia figlia che... udite udite... ha già compiuto 7 anni.
Quest'anno non ho avuto dubbi: appena ho visto il nuovo album delle figurine delle Winx ho deciso che Bloom sarebbe stata la protagonista indiscussa della sua torta. Ho subito pensato di realizzare una cialda in pdz con Bloom in rilievo. Non sapevo se sarei riuscita a realizzare una Bloom perfettamente somigliante perchè non avevo ancora mai provato questo tipo di tecnica, ma non mi sono abbattuta ed ho pensato che mettendocela tutta ce l'avrei fatta e così è stato.
E' stato bello veder prendere forma sotto i miei occhi questo personaggio e vederlo sempre più somigliante all'originale. Non pensavo l'avrei mai detto, ma è stato anche divertente!
Già da diverso tempo avevo detto a mia figlia che quest'anno non le avrei organizzato una festa di compleanno, un pò perchè l'anno scorso al suo compleanno sono venuti sono 5 compagni sull'intera classe ed è avanzata un sacco di roba e un pò perchè c'era un impegno improrogabile che si era venuto ad accavallare proprio con il suo compleanno. Quindi, per tenerla buona le ho promesso che avrei chiesto il permesso alle maestre di farla festeggiare in classe con i compagni durante la pausa per la merenda e benchè non fosse esattamente entusiasta di questa mia proposta, alla fine dopo i festeggiamenti, quando sono andata a prenderla a scuola, aveva un sorriso stampato in faccia che sembrava non voler andare via e mi ha detto: mamma sono molto felice!
Per i festeggiamenti a scuola le ho preparato una torta con protagonista Stella Bloomix, le ho comprato uno scatolone di pizza e patatine fritte a volontà.
Questa è la torta Stella Winx. Purtroppo non sono riuscita a fare delle foto a casa, quelle che posto le ho fatte a scuola dopo aver poggiato la torta sulla scrivania dell'insegnante, a cui la torta è piaciuta davvero molto ed ha chiamato tutti i bambini per fargliela vedere.


Dopo i festeggiamenti a scuola, avvenuti venerdì mattina perchè nella scuola di mia figlia quest'anno hanno adottato il tempo prolungato con conseguente settimana corta, mi sono dedicata alla rifinitura della torta Bloom Bloomix.
Anche se non potevamo fare una festa in piena regola, ho detto a mia figlia che avremmo comunque cenato fuori con i nonni e gli zii.
Meno male che non abbiamo organizzato nulla di speciale, perchè la festeggiata già il venerdì sera ha cominciato a non sentirsi troppo bene e il giorno dopo, giorno del suo compleanno, ha avuto la febbre con picchi di 38,6°. Quindi, saltata anche la cena fuori, abbiamo comprato pizze e patatine fritte e le abbiamo mangiate a casa della nonna (che abita nella stessa palazzina in cui abitiamo noi), dove ci hanno raggiunti anche gli zii e la cuginetta.
Questa è la torta Bloom Bloomix che abbiamo mangiato dopo cena:
 La realizzazione di questa cialda è stata davvero molto impegnativa poichè, e spero si veda, è davvero molto ricca di dettagli (alcuni anche molto piccoli).
Anche se dalle foto non si vede la cialda era brillantissima. Sulle ali e sul costume di Bloom ho spennellato un sacco di brillantini alimentari perchè le Winx, e chi le conosce lo sa, quando sono vestite da fate sprigionano brillantini a iosa e questa cialda era piena di brillantini. Peccato che dalle foto non si veda!
 Sono davvero contenta del risultato e mia figlia, malgrado la febbre, è stata felicissima!
Lo so, ho messo il 7 al contrario, ma che ci volete fare, ero esausta!

P.S.: su tutte e due le torte ho utilizzato il tema dei cuori per decorare perchè ho visto che ci sono sull'album delle figurine e volevo in questo modo richiamare il tema dell'album da cui ho tratto ispirazione per realizzare queste due torte.

Il pds che ho utilizzato per le due torte è lo stesso.
Per la torta Stella Bloomix ho utilizzato la bagna al nesquik e nutella e una farcia alla nutella e panna (ho pensato di andare sul sicuro visto che si trattava di una torta destinata a dei bambini).
Per la torta Bloom Bloomix ho utilizzato la bagna al nesquik e nutella e una farcia al mascarpone, latte condensato e panna.
Ciascuna torta è composta da tre strati di pds e due strati di farcia.

Ingredienti per ciascuno dei tre pds della torta Stella Bloomix:
2uova
120g di burro morbido delle Alpi
120g di zucchero semolato Eridania
70g di farina 00
50g di cacao amaro
1 cucchiaino di lievito per dolci
latte q.b.

Ingredienti per la bagna:
100g di latte
1 cucchiaio colmo di nesquik
1 cucchiaio colmo di nutella

Farcia:
panna q.b.
nutella q.b.

Ingredienti per ciascuno dei tre pds della torta Bloom Bloomix:
4 uova
240g di burro morbido delle Alpi
240g di zucchero semolato Eridania
140g di farina 00
100g di cacao amaro
8g di lievito per dolci
latte q.b.

Ingredienti per la bagna:
150g di latte
1 cucchiaio e mezzo di nesquik
1 cucchiaio e mezzo di nutella

Farcia:
500g di mascarpone
2 tubetti di latte condensato da 180g ciascuno
500g di panna montata

Per il pds: lavorare con la frusta il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso e quasi bianco. Unire una per volta le uova (l'uovo successivo deve essere aggiunto solo quando il precedente sia stato assorbito dall'impasto). Dopo aver inserito le uova, far scendere a pioggia, poco per volta, sull'impasto la farina setacciata insieme al cacao amaro ed il lievito. Mescolare delicatamente, ma con decisione per amalgamare bene il tutto, ed aggiungere al bisogno un pò di latte per ammorbidire l'impasto.
Versare il composto ottenuto in una tortiera imburrata ed infarina o, come ho fatto io, in una tortiera imburrata e rivestita di carta forno e cuocere a 175° per 25/30 minuti.
I tempi di cottura comunque possono variare di qualche minuto da forno a forno, oppure a seconda dell'altezza del impasto nella tortiera, quindi, affidarsi anche all'olfatto. Quando la torta è pronta per essere sfornata in genere si sprigiona un'odore fantastico che ci avvisa che è ora di spegnere il forno.
Devo dire che finora l'olfatto mi ha sempre dato ragione!
Dopo aver spento il forno io di solito lascio la torta in forno spento ancora qualche minuto, 4/5 minuti, per evitare che subita uno shock termico dovuto alla differenza di temperatura con l'esterno.

Per la bagna al nesquik: scaldare il latte in un pentolino ed aggiungere la nutella ed il nesquik e mescolare finchè si otterrà una bagna liscia e cioccolatosissima.

Per la farcia al mascarpone: lavorare in planetaria con la frusta il mascarpone con il latte condensato e quando avrà assunto una consistenza cremosa aggiungere la panna montata e mescolare delicatamente.
La consistenza di questa farcia è cremosa. Se si desidera una farcia più corposa ridurre la dose di latte condensato (magari 1 tubetto anzichè due o addirittura mezzo tubetto), oppure unire direttamente nella crema al mascarpone e latte condensato 1 o 2 bustine di panna in polvere dolceneve anzichè la panna già montata.
In ogni caso, indipendentemente dalla consistenza, la farcia al mascarpone prima di essere utilizzata nel pds deve riposare in frigo un paio d'ore.

Un abbraccio a tutti e.... alla prossima!


lunedì 24 marzo 2014

Torta foresta nera

Negli ultimi tempi mi sto dedicando con maggiore assiduità alla preparazioni di dolci, sia perché vorrei cercare di affinare alcune tecniche e sia perché a mio marito (che cerco sempre di prendere per la gola) i dolci piacciono più di ogni altra cosa.
Ho visto molte ricette di "Foresta nera", ma questa è quella che mi ha maggiormente attratto ed è tratta da un libro di Luca Montersino. Io però ho apportato diverse modifiche alla ricetta iniziale, modifiche che riguardano le dosi (in quanto lui pensa sempre in grande ed io devo realizzare dolci destinati ad un consumo familiare), il tipo di liquore utilizzato (non avendo il kirsch ho usato un liquore alla ciliegia fatto da me l'estate scorsa), il tipo di panna usato, l'uso del cioccolato plastico anziché del cioccolato sottoposto a shock termico. In definitiva si potrebbe dire che si tratta di una ricetta completamente nuova liberamente ispirata ad una di Montersino.

Ingredienti per una torta per 6/8 persone:
per la crema chocolatine
65g di crema pasticcera
100g di cioccolato fondente al 55%
350g di panna montata

per la bagna al liquore 
100g di zucchero liquido al 70%
50g di acqua
15g di kirsch (io ho usato il liquore alla ciliegia)

per la panna al kirsch
330 g di panna montata
85 g di zucchero semolato Eridania
1/2 bacca di vaniglia bourbon
10g di kirsch (io ho usato il liquore alla ciliegia)

N.B.: non avendo panna fresca da usare ho montato 350g di panna vegetale già zuccherata a cui ho aggiunto ancora 40g circa di zucchero e il liquore.

per la finitura
1 pan di spagna al cacao
amarene sciroppate q.b.
cioccolato plastico
zucchero a velo

Per il pan di spagna al cioccolato
2 uova
120g di burro  delle Alpi morbido
120g di zucchero semolato Eridania
60g di farina autolievitante
60g di cacao amaro
70/80 ml di latte (dipende dalla consistenza dell'impasto)

Per la crema chocolatine: scaldare sul fuoco la crema pasticcera portandola a 35°, quindi il cioccolato fuso, mescolare con cura e alleggerire il tutto con la panna montata.
Per la panna al kirsch: montare la panna con lo zucchero e il liquore alla ciliegia (kirsh se lo trovate)
Realizzare la bagna al kirsch unendo allo zucchero liquido e all'acqua il liquore alla ciliegia.
N.B.: lo zucchero liquido al 70% altro non è che uno sciroppo di zucchero realizzato con il 70% di zucchero e il 30% di acqua. Ponendo questi ingredienti in una casseruola vengono fatti cuocere fino ad ottenere uno sciroppo trasparente.
Mettere sul fondo di un quadro in acciaio per semifreddi alcune fettine di pan di spagna al cacao spesse 1cm (in pratica il pds invece di essere tagliato orizzontalmente viene tagliato a fettine verticali) e inzuppare con la bagna al liquore.
Io non avevo il quadrato in acciaio ed ho utilizzato un cerchio (la torta poi si può presentare sia tonda oppure si può rifilare, come ho fatto io, per ottenere un rettangolo)
Disporre sopra il pds uno strato di panna al liquore spessa 1cm e disporre delle amarene a distanza regolare l'una dall'altra.
Continuare con altro pds inzuppato e aggiungere uno strato di crema chocolatine spessa 1cm. A questo punto ho messo il dolce in congelatore per un'oretta. Quando l'ho ripreso l'ho completato con ciuffi di panna al liquore e con del cioccolato plastico ed ho spolverato per finire dello zucchero a velo.
Posizionare il dolce in frigo fino a prima di servirlo.

N.B.: lo stesso effetto ottenuto con il cioccolato plastico di può ottenere temperando del cioccolato fondente e stendendolo una superficie fredda (tipo marmo raffreddato), per effetto dello shock termico il cioccolato sarà malleabile e modellabile a piacimento. Il bello di questo tipo di lavorazione è che quando il cioccolato si raffredda completamente diventa una sfoglia croccante.

venerdì 21 marzo 2014

Riso in forma con gamberi e zafferano


L'altro ieri, festa del papà, per festeggiare il papà di casa, mio marito, ho preparato un risotto ai gamberi, che a lui piace tanto, le zeppole di S. Giuseppe (che ho già postato l'anno scorso e che trovate qui) e, infine, gli ho comprato e regalato una macchina per il caffè espresso Saeco (che a casa mancava).
E' proprio un regalo tutto per lui perhé io non bevo caffè nè cappuccino!
Il regalo più bello però gliel'hanno fatto le nostre figlie: la più grande gli ha recitato ben due poesie, la piccola gli ha fatto un bel lavoretto all'asilo sul quale c'era scritto "papà ti voglio bene".
Vederlo tanto contento mi ha appagata oltremodo.
Passiamo ora alla ricetta di questo risotto in forma ai gamberi.

Ingredienti per 4 persone:
350g di riso per risotti
16 grossi gamberi
1\4 di cipolla
1 spicchio d'aglio
olio evo q.b.
una noce di burro Paesanella Alpilatte del gruppo Brazzale
2 bustine di zafferano
1/2 bicchiere di passata di pomodoro
brodo di gamberi (bisque) q.b.

Preparazione:
per prima cosa pulire bene i gamberi privandoli della testa, del carapace, della coda e del filo intestinale sul dorso. Le teste dei gamberi e i loro carapaci vanno poi inserite in una casseruola e coperte con acqua e aggiungere qualche pomodorino (io ne ho messi 3), 1 cipolla tagliata a tocchetti (io in genere la divido in due o max in 4), del sedano, 1 carota (io stavolta non l'ho messa) e sale. Fare cuocere questo brodo per almeno 20/30 minuti cosi' si insaporirà grazie ai carapaci. Per dargli più sapore si possono anche schiacciare dentro, dopo la cottura, le teste dei gamberi (questa volta io non l'ho fatto).
Per il risotto io non ho usato una casseruola per risotti ma un'ampia padella antiaderente nella quale per prima cosa ho versato dell'olio evo (circa 15\20g) e una noce di burro (15g circa) e ci ho imbiondito la cipolla e uno spicchio d'aglio, dopodichè ho unito i gamberi sgusciati e li ho saltati in padella per meno di un minuto.
Ho tolto, quindi, dalla padella i gamberi e lo spicchio d'aglio, che ho eliminato, e vi ho inserito il riso. L'ho fatto tostare e poi ho unito la passata di pomodoro. In realtà sarebbe stato più corretto sfumare prima con del vino bianco secco, ma per questa volta ho preferito cosi'. Ho filtrato il brodo di gamberi e l'ho aggiunto man mano al riso portandolo a cottura. Un paio di minuti prima di spegnere il fuoco ho aggiunto lo zafferano stemperato in un po' di brodo caldo e 30 secondi prima di spegnere ho infine inserito i gamberi. Il risotto andrebbe mantecato con un'altra noce di burro, ma io volendo una versione più leggera non l'ho fatto. A voi la scelta se farlo o meno.
Per impiattare ho usato un coppapasta circolare nel quale ho inserito il risotto, dopo averlo compattato bene l'ho tolto ed ho guarnito con due gamberi e un cucchiaio di fondo di cottura. Si poteva guarnire anche con un pò di prezzemolo, ma mio marito lo odia ed ho quindi evitato.
A casa e' piaciuto davvero tanto, spero che piaccia anche a chi di voi lo proverà.




sabato 15 marzo 2014

Torta al cioccolato


Mia figlia l'altro ieri ha visto Junior Masterchef insieme a me e mentre vedeva i bambini alle prese con i fornelli mi ha detto: mamma, quando arrivo a 8 anni mi iscrivi? Voglio cucinare le carote. Mamma come si cucinano le carote?" Che bella l'ingenuità dei bambini.
Stamattina sempre lei mi ha chiesto di insegnarle a fare i dolci, allora le ho detto di sceglierne uno dai miei numerosi libri e riviste e lei ha scelto un libro interamente dedicato al cioccolato tratto da un'enciclopedia di dolci.
Il libro intitola la ricetta "sacher alle mandorle", io l'ho chiamata semplicemente torta al cioccolato. Mia figlia mi ha aiutato nel pesare gli ingredienti e ad azionare l'impastatrice, poi anche a montare la panna e gli albumi.
Il resto chiaramente l'ho fatto io, non poteva essere altrimenti sebbene il dolce lo volesse realizzare mia figlia.

Ingredienti:
150g di cioccolato fondente
100g di burro delle Alpi del gruppo Brazzale
4 uova
100g di zucchero semolato Eridania
100g di mandorle tritate
120g di farina autolievitante

per la glassa:
1dl di panna fresca
100g di cioccolato fondente
50g di burro

per le decorazioni:
100g di cioccolato fondente temperato
foglio di acetato
colorante alimentare oro
colorante alimentare rosso
150ml di panna fresca
tagliapasta quadrati

Procedimento:
far fondere in una casseruola a bagnomaria il cioccolato spezzettato con il burro. Separare le uova e lavorare in planetaria con la frusta i tuorli con lo zucchero fino a sbianchirli. Aggiungere il cioccolato fondente fuso con il burro, le mandorle tritate, la farina autolievitante e per ultimo gli albumi montati a neve ferma.
N.B.: io anche se la ricetta diceva di mettere tutto insieme ho aggiunto gli ingredienti poco per volta e quando ho unito la farina mi sono ritrovata di fronte ad un impasto che aveva una consistenza buona per fare dei tartufi al cioccolato e gli albumi, che hanno riportato l'impasto alla giusta consistenza, si sono smontati abbastanza prima di potersi incorporare ad un impasto tanto corposo. Quindi, la prossima volta o aggiungo tutto insieme o lavoro le uova intere con lo zucchero anzichè solo gli albumi.
Versare l'impasto in uno stampo circolare di 22cm (io non imburro perchè ne uso uno in silicone) e cuocere in forno per 25 minuti circa, lasciando poi la torta nel forno spento altri 5 minuti.
Quando la torta si è raffreddata l'ho pareggiata in superficie e l'ho guarnita con la glassa. Per la glassa: scaldare la panna in una casseruola fino a quando comincia a bollire; dopo toglierla dal fuoco e versarla sul cioccolato tritato e il burro. Mescolare energicamente fino a ottenere una crema omogenea che andrà versata sul dolce.
La consistenza di questa glassa mi è piaciuta tantissimo. E' venuta liscia e abbastanza lucida. Dalle foto non si vede visto che ho decorato la superficie della torta con della panna (la ricetta iniziale non lo prevedeva), ma è venuta davvero bella esteticamente.
Quando la glassa si è solidificata ho proceduto con le decorazioni con la panna. La panna si è montata molto bene, ma ha cominciato anche a smontarsi molto velocemente, quindi, ci ho dato dentro con le decorazioni prima che mi diventasse liquida tra le mani.
Le placche di cioccolato le ho realizzate utilizzando come base di appoggio un foglio di acetato su cui ho fatto dei disegni con il colorante alimentare color oro. Dopo che questi disegni si sono asciugati chi ho versato sopra del cioccolato fondente temperato ed ho fatto raffreddare il tutto. Poi mi sono aiutata con dei tagliapasta per ottenere delle placche più grandi da mettere lungo i bordi laterali della torta e dei quadratini più piccoli da mettere sui ciuffi di panna.
La torta è piaciuta molto nel complesso e mia figlia non ha fatto altro che vantarsi di averla fatta lei.

martedì 11 marzo 2014

Meringhe alla fragola

Dopo aver realizzato la torta al cioccolato con crema spalmabile ai frutti di bosco (che posterò prossimamente) mi sono avanzati 3 albumi che non avevo voglia di buttare ed allora mi sono detta: "perchè non realizzare delle meringhe?"
Non mi andava però di realizzare la meringa classica ed allora ho pensato di aromatizzarla al gusto fragola.
Io per la preparazione delle meringhe utilizzo la ricetta della meringa all'italiana. Lo so che questa è più adatta per realizzare basi per semifreddi, ma la meringa francese la trovo poco stabile e, anche dopo la cottura, è più sensibile all'umidità.

Le dosi che ho usato io sono le seguenti:
62g di acqua
176g di zucchero semolato classico Eridania
3 albumi
136g di zucchero semolato classico Eridania
1/2 cucchiaino di aroma alla fragola Flavourart

Procedimento:
ho messo sul fuoco in un pentolino lo zucchero e l'acqua (176g+62g) ed ho portato il tutto a 121°. Nel frattempo ho ho montato nella planetaria gli albumi con il restante zucchero (3+136g). Quando lo sciroppo di zucchero ha raggiunto i 121° l'ho versato a filo nella planetaria in movimento ed ho continuato a montare fino a raffreddamento. Ho ottenuto una meringa bianca, lucida e stabilissima.
Ho messo la meringa in un sac a poche con all'interno una bocchetta per i fiori ed ho fatto tanti ciuffi di meringa su una teglia rivestita di carta forno e li ho cotti a 100° per 1 ora e mezza con lo sportello del forno un pò aperto per far uscire l'umidità.
Volendo, io non l'ho fatto perchè non c'era bisogno, si possono lasciare le meringhe in forno spento fino al suo completo raffreddamento così si asciugano ulteriormente.
Ecco le mie meringhe.
Sono piaciute tantissimo anche a mio marito che di solito le odia.
Questa latta l'ho poi portata in ufficio ed anche lì, devo dire, sono state molto gradite e mi hanno fatto ricevere tanti complimenti.

P.S.: con queste dosi vengono circa 3 teglie di meringhe. Se volete realizzare delle meringhe più grandi è necessario aumentare il tempo di cottura. Per non far scivolare il foglio di carta forno mentre si spreme il sap, attaccarlo alla teglia con qualche spuntone di meringa.
Anche se dalle foto non sembra, le meringhe sono venute bianche sia sopra che sotto, sembrano un pò scure perchè non c'era molta luce quando le ho fotografate.

mercoledì 5 marzo 2014

Bomboloni alla crema

Oggi, mercoledì delle ceneri, comincia la Quaresima, il periodo dell'anno che porta alla Santa Pasqua.
Ho sempre trovato questo percorso quaresimale un pò triste, soprattutto quando si giunge ai riti della settimana Santa ed alla rappresentazione della morte di Gesù. Tristezza che tutti gli anni è sempre andata via il giorno di Pasqua, giorno in cui Gesù risorge.
Tra l'altro nel mio paese il giorno di Pasqua, e soprattutto di Pasquetta, si respira anche l'aria della festa patronale che, mi assicurano fonti a me vicine, quest'anno sarà particolarmente ricca di eventi.
Ieri però era martedì grasso e non potevano mancare sulla mia tavola, come su quella di molti italiani, chiacchiere e bomboloni alla crema.
Oggi parto con la ricetta dei bomboloni e dedicherò alle chiacchiere il prossimo post.
Con queste dosi vengono un bel pò di bomboloni, circa due vassoi di quelli che vedete in foto. Poi dipende dalla grandezza dei vostri bomboloni: i miei erano di dimensioni normali.
Ho adoperato tre tipi di creme per farcirli, prendendo spunto da una ricetta del cuoco Daniele Persegani, anche se poi ho modificato i gusti delle creme utilizzate per la farcia.

Ingredienti per i bomboloni:
500g di patate lessate
500g di farina manitoba
50g di burro fuso Delle Alpi
75g di zucchero classico Eridania
3 uova
1 limone
aroma vaniglia Flavourart
40g di lievito di birra
latte
zucchero a velo vanigliato Eridania
Olio di semi di arachidi per friggere

Per farcire:
crema pasticcera classica aromatizzata al limone
crema pasticcera al cioccolato
crema pasticcera al pistacchio

Procedimento:
per l'impasto dei bomboloni io ho usato la planetaria, ma si può fare benissimo anche manualmente.
Ho messo in planetaria la farina, le patate lessate schiacciate, le uova, lo zucchero, il burro, la vanillina, la buccia del limone grattugiata e il lievito sciolto in un pò di latte tiepido. Ho azionato la planetaria a velocità media e l'ho lasciata andare finchè ho ottenuto un impasto sodo e omogeneo. Ho lasciato lievitare direttamente in planetaria coperta da un canovaccio per 20 minuti, dopodichè ho steso l'impasto fino ad uno spessore di 1cm circa e l'ho coppato con un coppapasta circolare ottenendo tanti dischetti. Ho lasciato lievitare i dischetti su una teglia da forno rivestita di carta forno per 2/3 ore.
Ho ripreso i dischetti ben cresciuti e li ho fritti nell'olio di arachidi fino a che hanno preso un bel colore dorato da ambo le parti e la classica striscia più chiara al centro. Li ho scolati su carta assorbente per togliere l'olio in eccesso e quando si sono raffreddati li ho farciti con tre creme che ho preparato e spolverizzati con zucchero a velo.
Per le farce ho preparato circa un litro di crema pasticcera aromatizzata con scorze di limone, l'ho divisa in tre parti quando era ancora calda, ed ho unito ad una del cioccolato fondente tritato (la quantità dipende dai gusti) e quando si è raffreddata un pò di panna montata. Poi alla seconda parte di crema tenuta da parte ho unito semplicemente della pasta di pistacchio Bacco.

Ecco il ripieno di uno dei tre tipi di bomboloni. Come dicevo sopra, tendo sempre ad esagerare, anche nel farcire.

Approfitto di questo post per ringraziare (anche se con un pò di ritardo rispetto all'invio della campionatura), la ditta Brazzale che ha voluto credere in Dolci idee e non solo e mi ha omaggiato il mio blog di questi fantastici prodotti che vedete in foto.


venerdì 28 febbraio 2014

Moto in Pasta di zucchero



Eccomi tornata dopo ancora un mese di assenza. Sapeste quante cose avrei da farvi vedere!
Non voglio ripetere quanto detto nel precedente post e cioè parlarvi della mancanza di tempo fino a tediarvi all'inverosimile, vi dico solo che spero di poter essere più presente da oggi in poi.

Come vedete ho fatto un piccolo lavoretto con la pasta di zucchero. Chi mi segue ormai sa che mi dedico, ma solo per hobby (e soprattutto per realizzare torte per i compleanni delle mie figlie) alla realizzazione di decorazioni in pdz.
Quello che vi mostro oggi è un fuori programma.
In pratica, sette giorni prima del compleanno di suo figlio, l'ex maestra d'asilo di mia figlia (che oggi è in seconda elementare), avendo visto alcune torte che avevo realizzato in passato, mi ha chiesto se potevo duplicare in pdz la moto di suo figlio che sarebbe andata in cima alla torta di tre piani che avrebbe fatto realizzare per il suo diciottesimo compleanno.
All'inizio ero molto dubbiosa: insomma, chi l'aveva mai fatta una moto!
Inoltre, guardando la foto della moto mi sono accorta che il peso della struttura non poteva poggiare sulle ruote come per una Vespa o altre moto di questo genere e, quindi, dovevo trovare il modo per creare dei sostegni che mi mantenessero in piedi la moto. Sono impazzita per due giorni cercando di capire come avrei potuto fare e poi ho deciso di giocare d'azzardo ed ho accettato di mettermi alla prova. Inutile dire che la prima moto che ho realizzato, appena l'ho messa in piedi, è crollata miseramente dopo un paio d'ore. Che fare allora? E' il caso di provare a rimettere in piedi la moto crollata o provo a fare una ex novo? Malgrado ci fosse il rischio concreto che la moto non ce la facesse ad asciugarsi perfettamente ho deciso di rischiare a rifare la moto, ma questa volta, oltre a preoccuparmi dei supporti esterni, ho creato un'intelaiatura interna che, una volta asciugata la moto, l'avrebbe resa indistruttibile. Creo i vari pezzi della moto, l'assemblo che ancora non è asciutta (e credetemi, è stato davvero un rischio procedere in questo modo) e dopo averla montata la lascio all'aria per un giorno intero sorretta da due pesi ai due lati (che facevano da contrappeso uno all'altro e che costringevano la moto a restare in piedi). Dopo 24 ore tolgo i pesi e vedo che la moto si mantiene magicamente in piedi da sola. Però continuo a non fidarmi e visto che la moto deve essere trasportata da casa mia a casa del festeggiato e poi da casa sua al ristorante per essere messa sulla torta, decido di dare maggiore stabilità alla struttura impiantando due cavalletti in ferro (che simulano perfettamente quelli della moto) ai suoi due lati. Sembrano fatti apposta! La struttura a questo punto è diventata talmente stabile che nemmeno una botta data involontariamente con il mio braccio destro (massiccio braccio destro aggiungerei), riesce a buttarla giù. Dopo 12 ore ancora, vedo che la moto esternamente si è asciugata bene e, quindi, procedo con la pittura. Ho usato il colore nero in polvere diluito con un pò d'acqua, il colore argento in gel e poi per ottenere quel bel arancione ho mischiato un giallo limone in polvere con un rosso acceso in gel.
Nella foto si vede che sotto la moto ci sono ancora dei supporti (che ho dipinto di nero), tre per l'esattezza.
Quello portante è quello centrale che ho sconsigliato di tagliare una volta arrivati al ristorante (anche se sono abbastanza sicura che anche tagliandolo la moto avrebbe retto alla forza di gravità grazie ai cavalletti). I due supporti laterali che erano serviti solo per tenere su la moto durante l'asciugatura ho consigliato di tagliarli.
Voi direte, ma potevi farlo tu! E' vero, ma visto che la moto doveva essere portata in macchina (carino il gioco di parole) per un certo tragitto e con il rischio di prendere buche o altro, ho pensato che fosse meglio assicurarle un viaggio tranquillo con tutti quei supporti che, come dicevo, ho consigliato di tagliare prima di poggiare il topper sulla torta. Da quel che mi è stato detto la moto è piaciuta tantissimo e tutti gli amici del festeggiato l'hanno identificata con la sua moto. La pasticcera del ristorante si è complimentata ed ha voluto sapere chi l'avesse fatta e se c'era la possibilità di rivolgersi a me in futuro per altre decorazioni particolari. La mamma del festeggiato sapendo che non lo faccio per lucro ma solo per hobby (e difatti questo topper è stato un mio regalo al festeggiato poichè conosco la madre) le ha detto che me lo avrebbe chiesto senza garantirle nulla. Chiaramente mi sono sentita lusingata, ma come dicevo all'inizio del post il tempo è proprio ciò che mi manca e quindi ho dovuto rifiutare, però resta la soddisfazione.

Devo dire che la riuscita della moto è dipesa anche dalla qualità della pasta di zucchero utilizzata.
Io preparo quasi sempre la pdz in casa. Ho provato anche ad utilizzare quella industriale (ho ancora un barattolo da 1,5kg da consumare), ma proprio non mi piace. Forse dipende dalla marca, non so, ma davvero non mi piace ne come lavorazione ne come tempi di asciugatura.

Dopo aver provato varie marche di zucchero a velo (da quelle del discount a quelle più prestigiose), mi ero convinta che per fare una buona pasta di zucchero dovevo utilizzare lo zucchero a velo di una specifica marca molto conosciuta (venendomi così a costare un botto!), la quale è leader nella produzione di articoli per i dolci in Italia.
Senonchè, un paio di mesi fa avevo trovato in offerta al supermercato accanto a casa mia lo zucchero a velo Eridania ad un prezzo abbastanza competitivo (mi pare sui 50centesimi). Ne ho comprato una decina di buste aspettando di doverlo usare.
Ebbene, la prima moto (quella crollata) l'ho fatta con pdz fatta in casa con uno zucchero a velo comune, mentre la seconda pdz (quella che mi ha consentito di fare bella figura) l'ho fatta con lo zucchero a velo Eridania. Una pasta di zucchero fantastica, la migliore che abbia mai utilizzato! Setosa e lavorabile, prendeva la forma che le si dava senza mai perderla. Le decorazioni lasciate all'aria si asciugavano presto e la pdz tenuta nel bimby (perchè io la pdz la faccio con il bimby e sempre con il bimby la ammorbidisco al bisogno) restava sempre lavorabile e lavorandola con le mani diventava morbida al punto giusto.
Che dire insomma: se volete provare la mia ricetta di pasta di zucchero per modellazione ecco a voi la ricetta.

Ingredienti:
500g di zucchero a velo Eridania setacciato (se vi serve per la copertura della torta usate quello vanigliato)
40g di acqua
7,5 di gelatina in fogli
55g di glucosio

Procedimento:
mettere in ammollo nell'acqua la gelatina in fogli. Intanto che la gelatina si ammorbidisce setacciare nel bimby o altro mixer lo zucchero a velo. Mettere in un pentolino il glucosio e la gelatina ammorbidita (che avrà assorbito interamente l'acqua) e sciogliere il tutto a fuoco dolcissimo. Il composto non deve mai bollire perchè la gelatina non sopporta le alte temperature, quindi non deve mai superare i 65°. Inserire lo sciroppo e la gelatina sciolti nel boccale ed azionare a velocità 6 finché non si crea una palla d'impasto (potete lasciare in azione anche di più per ottenere una pasta morbidissima tipo lo zucchero fondente per la cassata). Come dicevo questa operazione si può effettuare anche con i classici mixer, ma in quel caso vi dovrete regolare da soli sui tempi. Se intanto che modello della pdz quella rimasta nel bimby si rapprende un pò, do un'altra frullata e ritorna della giusta consistenza.
Se devo utilizzare la pasta di zucchero per la copertura anzichè per modellare, nel bimby insieme allo zucchero a velo ci metto anche 5g di burro morbido e 7g di glicerina. In quest'ultimo caso faccio riposare per qualche ora la pdz prima di utilizzarla.

Ora vorrei toccare un piccolo tasto dolente.
Li vedete quegli occhiali a forma di bici messi al contrario sul tavolo accanto alla motocicletta?
Ieri mia figlia li ha indossati all'asilo per completare il suo costume da clown in occasione della festa organizzata per i bambini in occasione del giovedì grasso.
Beh, al ritorno la bambina non li aveva.
Normale che dei bambini, soprattutto se hanno solo tre anni e festeggiano insieme ai bimbi più grandi, possano distrarsi e perdere di vista degli oggetti che gli appartengono che magari nel frattempo vengono presi da altri bambini, un pò meno normale è il fatto che dei genitori vedendo arrivare a casa i loro figli con oggetti che non gli appartengono decidono di farli propri fregandosene che magari c'è un altro bimbo che piange perchè pensa di non potersi più mascherare da clown mancando gli occhiali che completavano il suo costume.
Unico aspetto positivo di questa storia è stato che oggi andando a prendere la bambina all'asilo, la sua insegnante mi ha consegnato degli altri occhiali (comprati di tasca sua e non era tenuta a farlo) per rimpiazzare i vecchi, giustificandosi e scusandosi per non essere riuscita a trovarli uguali o quantomeno dello stesso colore (quelli che mi ha dato sono verdi) e dicendo: domani la vestirà vero? Mica era giusto che la bambina non potesse farlo.
Questo mi fa capire che sebbene ci siano dei genitori disonesti che stanno crescendo delle belve come loro, almeno posso essere certa che mia figlia sia nelle mani di maestre coscienziose e attente ai suoi bisogni.
Si vede anche da queste piccole cose.

domenica 26 gennaio 2014

Torta cuore dal cuore all'arancia



Buongiorno amici e lettori!
Dopo circa 40 giorni di assenza, mi ripresento a voi con una tortina buona e soffice preparata ieri.
In realtà ho tantissime ricette nuove da postare, ma il tempo si fa sempre più tiranno e riuscire a ritagliare degli spazi per me e per il blog sta diventando sempre più difficile: pensate che durante tutto il periodo natalizio ho acceso il computer solo per lavoro e mai per puro piacere. Meno male che attraverso lo smartphone di tanto in tanto riuscivo a dare un'occhiata a qualche ricetta di blog amici, ma sempre tutto molto velocemente e raramente ho potuto lasciare dei commenti come traccia del mio passaggio.
Devo assolutamente trovare il modo per ritagliarmi del tempo per me, fosse anche solo mezz'ora al giorno, ma se non si trova il modo di portare la giornata a 25 ore difficilmente riuscirò ad attuare i miei buoni propositi.

Ora, molto velocemente, vi illustro la ricetta di questa torta che a casa è piaciuta davvero molto.
L'idea l'ho presa da una rivista di cucina e, dopo aver apportato alcune modifiche, l'ho realizzata e decorata a modo mio.
Il piatto/vassoio con la campana per conservarla e lo stampo a forma di cuore sono due regali Ikea che mi sono fatta per l'Epifania. Lo stampo, dalle foto non si vede, è davvero molto particolare: è di silicone resistentissimo, è alto almeno 10cm e dove ho messo degli smarties in realtà ci sono dei piccoli solchi rotondi (della grandezza degli smarties appunto), che consentono di fare delle decorazioni davvero molto carine e, siccome quando l'ho comprato era in offerta, l'ho pagato solo € 5.90. Ho comprato anche altre cose per le decorazioni che erano in offerta a prezzi stracciati e man mano che li userò ve li farò vedere.
Vorrei scusarmi in anticipo per la scarsa qualità delle foto: già in condizioni normali non sono una brava fotografa, se poi ci si mette anche una giornata grigia come il carbone che obbliga ad usare la luce artificiale anche in pieno giorno; beh, capirete che meglio di così non potevano proprio venire.

Ingredienti per il pds:
150g di burro morbido
150g di zucchero finissimo Eridania
3 uova
1 pizzico di sale
135g di farina 00 (io ho usato quella autolievitante)
90 g di fecola
1/2 bustina di lievito per dolci (ma solo se non si usa la farina autolievitante)
la buccia grattugiata di un'arancia
1 cucchiaio circa di cointreau

Per la farcia:
250ml circa di succo di arancia appena spremuto e non filtrato
35g di zucchero classico Eridania
30g di fecola di patate

Farcia light (in alternativa a quella di sopra):
250ml circa di succo di arancia appena spremuto e non filtrato
12g di Truvìa (va bene anche in bustine)
30g di fecola di patate

Per la decorazione:
zucchero a velo impalpabile Eridania
confettini colorati al cioccolato tipo smarties

Procedimento:
mettere le uova nella planetaria con un pizzico di sale e avviare usando la frusta. Quando le uova cominciano a schiumare aggiungere poco per volta lo zucchero e continuare a lavorare a velocità elevata finché non si schiariscono diventando gonfie e spumose. Intanto, lavorare con una frusta a mano (anche questa l'ho comprata dall'Ikea ed è la migliore tra quelle che ho) il burro morbido con la buccia grattugiata dell'arancia aggiungendo anche il cointreau per facilitare l'operazione. Deve risultare un composto cremoso. Quando le uova in planetaria hanno raggiunto la giusta consistenza ho cominciato ad aggiungere a piccole dosi il burro aromatizzato ed ho mescolato a mano con la frusta facendo attenzione a non sgonfiare le uova. Terminata questa operazione ho aggiunto poco per volta, sempre mescolando a mano con la frusta, le farine e il lievito setacciati. Alla fine il composto risulta molto consistente e diventa laborioso mescolare con la frusta a mano, ma è il solo modo per incorporare bene la farina senza far precipitare la montata di uova.
Terminato di mescolare ho versato il composto nello stampo a forma di cuore che ho imburrato trattandosi della prima volta che lo usavo, normalmente per gli stampi in silicone non è necessario.
Ho cotto in forno statico a 170° per 25/30 minuti (fare la prova stecchino per capire se è cotta bene anche dentro).
Dopo aver spento il forno ho lasciato la torta al suo interno ancora per 5 minuti e poi l'ho tirata fuori, l'ho fatta raffreddare, l'ho sformata, tagliata in due e farcita con la crema all'arancia.
La crema all'arancia l'ho preparata nel seguente modo: ho messo la spremuta d'arancia in un pentolino insieme allo zucchero (o al Truvìa se si preferisce una versione più leggera: vi assicuro che è altrettanto buona) e l'ho messo su un fuoco basso a scaldare senza portare ad ebollizione. Ho aggiunto la fecola stemperata in acqua naturale (mi sono regolata ad occhio e non posso indicarvi la quantità di acqua necessaria) e mescolato per qualche secondo sempre sul fuoco. Quando ho visto che la crema cominciava ad addensarsi ho spento. E' importante spegnere subito perchè la crema continua ad addensarsi anche a fuoco spento!
Ho usato la crema per farcire quando si è raffreddata. La consistenza era tra una marmellata ed una gelatina densa (un pò più corposa quindi della crema classica). Il sapore davvero delizioso.
Dopo aver farcito la torta con la crema all'arancia, ho cosparso la sua superficie di zucchero a velo e nei forellini lasciati dallo stampo ho messo questi deliziosi confettini colorati.
Si sa che il cioccolato e l'arancia si sposano bene, no?
Al taglio la torta era sofficissima e davvero molto molto profumata. A mia figlia (generalmente molto golosa di smarties) è piaciuta talmente tanto che ha voluto mangiare solo la torta lasciando i confettini nel piatto.
Una vera soddisfazione!