Vota "Dolci idee e non solo"

classifica

giovedì 31 gennaio 2013

Pane carasau


Il pane carasau, carasatu, carasadu, è un tipico pane sardo, originario della Barbagia e diffuso in tutta la Sardegna, conosciuto anche con il nome di carta musica per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumososa la masticazione, trattandosi appunto di sottili sfoglie circolari croccanti. 
Il nome sardo “carasau” deriva dal metodo di preparazione, che comprende la fase della ‘carasatura’ (una doppia cottura).
Si ipotizza che una sorta di pane carasau fosse prodotto già nell'età del bronzo. 
Le sue caratteristiche lo rendevano molto funzionale al mondo agropastorale in quanto la sua facile conservazione permetteva ai pastori, che restavano a lungo distanti da casa impegnati nella cura delle greggi, di avere sempre a disposizione del pane che, opportunamente bagnato al momento del pasto, riacquistava la freschezza del pane di giornata. 
Gli ingredienti base del pane carasau sono lievito, sale, acqua e farina. 
Tradizionalmente esistono due tipi di impasti: uno a base di farina di grano duro, diffuso in particolare tra le classi agiate (quello oggi più utilizzato), l’altro a base di farina d’orzo o cruschello, presente soprattutto sulle tavole dei ceti medio-bassi (quelle dei pastori).
Oltre ad un aspetto materiale di alimentazione tradizionale, questo pane è considerato anche sotto un profilo antropologico, dato che la sua preparazione tradizionale domestica implicava, e implica tutt'ora, un processo di socializzazione.
La preparazione del pane carasau era, infatti, un vero e proprio evento: vi partecipavano almeno tre donne, amiche o parenti, che ricevevano in cambio ricotta e olio. L’impasto veniva lavorato a lungo e sezionato in dischi dello spessore di 2 mm e di diametro variabile tra i 15 e i 40 cm, che venivano posti a lievitare. La prima cottura avveniva nel forno a legna a temperature molto alte (500° C). Quando i dischi risultavano gonfi al punto giusto venivano estratti dal forno e tagliati a metà per essere, in un secondo tempo, cotti di nuovo (carasatura). Il pane carasau a questo punto era pronto per essere consumato e conservato anche per mesi.

Ingredienti:
300 g di farina di semola di grano duro Il Molino Chiavazza
200g di acqua
80g di lievito madre
8g di sale

Preparazione:
Impastare a mano, o con l'impastatrice, la semola unitamente all'acqua, il lievito e il sale. Lavorare a lungo l'impasto perché dovrà risultare sostenuto ma morbido, cioè lavorabile.
A lavorazione ultimata, fare dei pesetti di 130g ciascuno (dai quali si otterranno dei dischi grandi quasi come una pizza), arrotolarli con una mano fino a fare delle palline di pasta e metterli a riposare coperti con un panno o una coperta per 12 ore o comunque per un'intera notte.


Trascorso il tempo di riposo riprendere le palline di pasta e stenderle con il mattarello (quello più adatto è stretto e lungo) cercando di dargli una forma sferica. Per stendere bene l'impasto è importante, mentre con una mano si tiene il mattarello, stendere e girare la sfoglia di pasta con l'altra mano. In questo modo l'impasto non si attaccherà al mattarello e non si straccerà, ci vuole un pò di manualità ma non è difficile.
 Dopo aver steso i dischi di pasta metterli uno sull'altro intervallati da teli di lino, o in alternativa panni puliti, e lasciarli riposare ancora una mezz'ora, quindi, riprendere i cerchi di pasta e cuocerli.
Il metodo tradizionale di cottura è il forno a legna, pertanto, non avendolo, ho pensato di sostituirlo con il mio forno pizza che riproduce abbastanza fedelmente la cottura del forno a legna.
Scaldare bene il forno pizza e adagiare i cerchi di sfoglia sulla pietra ollare e chiudere il coperchio, trascorso un minuto appena si sentirà un leggero sibilo che indicherà che la sfoglia si sta gonfiando. Aprire il forno e togliere il pane cotto (aprendo il forno tenderà a sgonfiarsi) e adagiarlo sulla spianatoia o un tagliere e con un coltello affilato tagliare nel centro. E' importante eseguire questa operazione appena si tira fuori il pane dal forno altrimenti l'operazione di taglio potrebbe non riuscire, vale la pena scottarsi per ottenere un ottimo risultato.

Dopo aver tagliato in due i cerchi di pane carasau, si procede con la carasatura, cioè con la doppia cottura. Quindi, la parte interna del pane, quella cioè che ha subito il taglio, viene posta sulla pietra ollare e fatta cuocere fino a che diventa croccante (nel mio forno pizza ci vuole un minuto al massimo).
E quello che vedete sotto è il risultato finale.
 Ho spezzato apposta una sfoglia di pane per mostrarvi la sua croccantezza.
Eccezionale!!!

73 commenti:

  1. Ti è venuto una meraviglia! Complimenti :)

    RispondiElimina
  2. Croccantissimo! Deve essere anche molto,ma molto buono! Buona giornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo è Licia, lo è, infatti è finito in giornata altro che conservazione per mesi. Baci!!!

      Elimina
  3. Fantastico!!! Dall'aspetto veramente invitante! :o)

    RispondiElimina
  4. buonissimo me lo immagino di già a mangiarlo con un pò di pecorino sardo!!! sempre troppo presto per pranzo ma ho già l'acquolina in bocca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è mai nè troppo presto nè troppo tardi, per mangiare è sempre il momento giusto!! Baci!!

      Elimina
  5. Ecco... per del pane carasau penso che potrei fare qualsiasi cosa... ed in cima alla lista dei "qualsiasi cosa" c'è senza dubbio rubarti la ricetta e mettermi a farlo! :P

    RispondiElimina
  6. Brava, risultato perfetto! Lo preparo anche io con l'aiuto della macchina del pane!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Caterina, la macchina del pane è un attrezzo che ancora mi manca, ma chissà, un giorno forse potrò sperimentarla anch'io. Baci!!

      Elimina
  7. stupendo! non ho mai pensato di poterlo realizzare in casa!

    RispondiElimina
  8. ti è venuto benissimo, complimenti, un abbraccio SILVIA

    RispondiElimina
  9. bravissima...ha un aspetto molto invitante...!!

    RispondiElimina
  10. Grazie davvero per questa ricetta ! Adoro il pane carasau !

    RispondiElimina
  11. Fantastico! Ti è venuto proprio bene..che brava!

    RispondiElimina
  12. splendido...mi viene voglia di comprarne un p',,, ma prendo il tuo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Passa pure a prenderlo Milady, te ne ho messo un pò da parte!!!

      Elimina
  13. Bravissima Maria Grazia non e' semplice realizzarlo tu davvero sei stata grande detto da una golosa di casarau che ama mangiarlo con dell'olio rigorosamente d'oliva e sale messo in forno una vera' binta..... a presto Giovanna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Giovanna! Sai, mi hai fatto venire voglia di provarlo come lo mangi tu!!! Baci!

      Elimina
  14. Ma sei bravissima!!
    So che non è facile fare il pane Carasau perchè mia nonna era sarda, ma a te è venuto una vera meraviglia!!
    Salvo la tua ricetta a lo provo!!
    Un bacione
    Carmen

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Carmen, non sai quanto mi fa piacere che il mio pane ti sia piaciuto tanto da provarlo. Baci!!!

      Elimina
  15. a un aspetto fantastico .... da provare assolutamente ... bravissima ...un bacio

    RispondiElimina
  16. Ciao Maria Grazia, contraccambio la visita e mi unisco ai tuoi lettori ... questo pane mi intriga molto ... dovrò provare a farlo!!!

    RispondiElimina
  17. Io sono sardo e ti dico che sembra quello fatto da mia zia, Complimenti :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sai quanto mi fa piacere il tuo commento perché io, invece, sono pugliese e il fatto di essere riuscita a rendere onore a un pane della tradizione sarda è davvero molto gratificante per me. grazie!

      Elimina
  18. Complimenti, ti è venuto benissimo, è perfetto!
    Grazie per la visita, mi unisco anche io ai tuoi lettori.
    A presto, Candida

    RispondiElimina
  19. Ti ho nominato nel mio post "Giochiamo per conoscerti" se ti fa piacere puoi continuare il gioco. Un abbraccio, buona serata! Annamaria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Annamaria, vengo subito a vedere quali domande mi hai riservato!

      Elimina
  20. sei stata bravissima....è perfetto..complimenti!!
    ciaoo

    RispondiElimina
  21. Super brava senza parole viene voglia di mangiarla ma per farla...mmmmm non è per me :( dovresti abitare vicino a me avresti una assaggiatrice gratis..ahahahaha ciaooo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non guasterebbe, infatti, avere a disposizione un'assaggiatrice. A presto Edvige!

      Elimina
  22. Bellissima e bravissima........
    ......io non ci riuscirei mai!!
    Ciao ed a presto!!
    Sabrina
    http://delizieeconfidenze.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Sabrina, fidati non è così difficile da fare. Grazie per essere passata e... a presto!

      Elimina
  23. Che brava! Non avrei mai pensato che il pane carasau si potesse fare in casa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Mari! Io per prima non credevo che sarebbe venuto così buono. A presto!

      Elimina
  24. Risposte
    1. Già passata stamattina. Ora devo solo preparare il post!

      Elimina
  25. ciao, ricambio con molto piacere! quante belle ricette!

    RispondiElimina
  26. molto interessante, sia la storia del pane carasau sia la preparazione. L'ho letto tutto con piacere. molto interessante il tuo blog, non lo conoscevo, ma ti seguo da subito

    RispondiElimina
  27. Ciao!!! che carina sei stata a passare dal mio blog e a lasciare un commento!!! :-)
    mi unisco volentieri ai tuoi lettori
    Sara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Sara. Carina sei stata tu a ricambiare la visita e a unirti ai miei lettori. A presto!

      Elimina
  28. Grazie mraille per essere passata dal mio blog...questo pane carasau è bellissimo...complimenti...un abbraccio

    RispondiElimina
  29. Mi sono sempre chiesta come si facesse questo buonissimo pane se uso il lievito di birra viene buono uguale ed in caso quanti grammi ce ne vanno? Lo voglio proprio provare bravissima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Dana. Puoi usare tranquillamente il lievito di birra e per questa dose 5 o 6 gr sono più che sufficienti. L'impasto deve lievitare molto, quindi, anche con poco lievito di birra ti verrà un bell'impasto gonfio. Fammi sapere poi come ti è venuto. Ciao!

      Elimina
  30. Ciao MariaGrazia! Grazie di essere passata a trovarmi! Ti seguo anch'io con vero piacere:)
    Non ho mai assaggiato questo pane...m'ispira tantissimo!!! Buona serata!

    RispondiElimina
  31. Grandi ricette per l'ispirazione, bel blog. Grazie per la visita :-) saluti dalla Slovacchia.

    RispondiElimina
  32. Rieccomi!!
    Ieri ho avuto difficoltà con la connessione, ma finalmente sono riuscita ad iscrivermi tra i tuoi lettori: seguire il tuo blog mi fa davvero molto piacere!!!
    Grazie per essere passata a trovarmi sul mio, ti apsetto sempre su:
    http://www.delizieeconfidenze.blogspot.it/
    un abbraccio
    Sabrina

    RispondiElimina
  33. Ciao, grazie per la visita e complimenti per il blog, mi unisco ai tuoi lettori con molto piacere!
    Buona giornata

    RispondiElimina
  34. Quando sono stata in Sardegna ne ho mangiato tantissimo !!! Mi piace un sacco ma non avevo mai pensato di farlo un casa , grazie per la ricetta:)
    Baci

    RispondiElimina
  35. Eccezionale, sai che mi sono sempre chiesta come si fa... grazie! ottimo!:-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora ti ci devi proprio cimentare e in più ti tocca farmi sapere come ti è venuto. Baci!

      Elimina
  36. NON CI POSSO CREDERE, NON CI POSSO CREDERE!! IL PANE CARASAU a casa mia si mangia solo questo tipo di pane! ti ringrazio infinitamente per aver pubblicato questa ricetta, sei bravissima e ti è enuto favolosamente bene! ... come sostituisco il lievito madre? ti ringrazio tantissimo!! Complimentoni :) felice we :*

    RispondiElimina

Se siete passati a trovarmi, per caso o perchè "dolci idee e non solo vi piace", mi fareste contenta lasciando un commento come traccia del vostro passaggio.