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mercoledì 7 dicembre 2011

Pandoro

Questa ricetta non è propriamente farina del mio sacco, io come al solito ho solo apportato delle modifiche per adeguarla alle mie esigenze. La ricetta originale l'ho presa da Cookaround.
Prendetevi 2/3 giorni di tempo per realizzare al meglio il pandoro, ma vedrete che ne sarà valsa la pena.

Ingredienti:
Impasto:350 g, farina (l'ideale è usare per 80% farina Manitoba 00 e per il restante 20% farina 0)
2 tuorli
4 uova intere
50 g. burro a temperatura ambiente
130 g. zucchero

175g. pm rinfrescata e bene in forza
6g. sale
Acqua q.b. ( 50 gr. Circa )
Vaniglia

Per la sfogliatura:
burro gr 220
miele gr 15
cioccolato bianco sciolto 120gr

P.S.: Per chi non ha la pasta madre, fare la biga impastando 100gr di farina con un cubetto di lievito di birra sciolto in 25gr di latte (arrivando fino a 50gr se serve)


Procedimento:
impastare per cinque minuti
la p.m. con i 2 tuorli aggiungere la farina, il sale. A parte 
sbattere le uova con lo zucchero e aggiungerle all’impasto poco per volta fino a quando avrà formato la palla. A questo punto aggiungere poco per volta il burro a temperatura ambiente e quando si sarà ben incorporato, aggiungere poco per volta anche l'acqua. L'impasto dovrà risultare liscio e ben legato. Far riposare l'impasto per almeno 10 ore prima di riprenderlo.
Intanto che l'impasto riposa preparare l'occorrente per la sfogliatura. Sbattere 220 g. di burro con i semini di due stecche di vaniglia (io ho usato un baccello di vaniglia ed una bustina di vanillina), 15g. di miele, il cioccolato bianco fuso o in alternativa (anzi è meglio) del burro di cacao, amalgamere bene e mettere in frigo tutta la notte coperto con la pellicola trasparente. Quando l'indomani (o comunque dopo almeno 10 ore) l'impasto è pronto per essere sfogliato, riprendere la crema al burro e appiattirla tra due fogli di pellicola e rimettere a riposare in frigo per una mezzoretta. Riprendere l'impasto a base di farina, uova e zucchero e aggiungerci 40gr di pm sciolta in 20gr di acqua e riportare a incordatura (a questo punto il mio impasto ero molto morbido e per riuscire ad impastarlo ho dovuto aggiungere un pò di farina, forse le mie uova erano troppo grandi e non me ne ero resa conto prima). Riportare ad incordatura significa intensificare la maglia glutinica della pasta, che deve arrivare a tendersi senza strapparsi. Se si strappa significa che la maglia glutinica a sua volta ha ceduto e si è strappata.
Effettuata questa operazione, lasciare riposare l'impasto per 15 minuti, dopodichè allargarlo sulla spianatoia (aiutandosi con un pò di farina) e metterci dentro la crema al burro (che non deve essere dura di frigorifero, quindi è meglio tirarla fuori prima) e cominciare con i giri di pieghe a tre.
Normalmente quando si procede con la sfogliatura, tra una sfogliatura e l'altra (bisogna farne almeno tre), si lascia riposare l'impasto in frigo per almeno mezz'ora. Per questa sfogliatura Papum (l'autore della ricetta) dice che si può procedere con le tre sfogliature senza attendere, quindi facendole una appresso all'altra.
Durante il procedimento di sfogliatura il burro non deve mai uscire dalla pasta, se ciò accadesse in fase di lievitazione ci si ritroverebbe con il burro liquido ai bordi dello stampo. Terminata questa operazione, formare una palla e metterla nello stampo per pandoro imburrato (qualcuno lo inzucchera pure, ma io l'ho solo imburrato come consiglia Papum).
N.B.: Se l'impasto è troppo molle e non consente di fare una perfetta sfogliatura non c'è comunque da preoccuparsi, l'impasto non va buttato. Rimettere tutto in planetaria (insieme alla crema di burro) e lavorare insieme. Certo il pandoro non verrà sfogliato, ma sarà comunque gustoso da mangiare e non avrete buttato niente. Anche in questo caso, formare una palla e metterlo nello stampo per pandoro imburrato.
Mettere a lievitare alla temperatura di 24° / 26° gradi fino a che l’impasto raggiunge il bordo dello stampo, quindi, cuocere in forno a 160° con fessura i primi 30’, poi a 150° sempre a fessura finchè il pandoro non assume un bel colore dorato (45 minuti in tutto sono più che sufficienti, forse anche qualcosina in meno a seconda del forno dove lo si cuoce).
Lasciare raffreddare completamente il pandoro nello stampo e aspettare almeno 6 ore prima di sformarlo. Con questo impasto si otterrà un pandoro di circa 1100g.


Il pandoro è più buono se non viene mangiato subito, ma lasciato riposare in un sacchetto di plastica ben chiuso (anche i classici cuki per congelazione vanno bene) per qualche giorno (almeno 3/4).
Il mio pandoro l'ho tagliato dopo 5 giorni e, a detta di mio marito, era buonissimo.
Naturalmente non scordate di imbiancarlo con tanto, ma tanto, zucchero a velo vanigliato! 

5 commenti:

  1. Buonissimo questo pandoro mi piace moltissimo e vorrei provare a farlo

    ps: non so perchè quando entro nel tuo blog mi manda immediatemente a fine pagina e anche quando commento e poi devo tornare su a cercare di leggere

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  2. Ciao Antonella. Vale la pena farlo perchè è buonissimo.
    Non so perchè il blog ti porti a fine pagina, qualche volta lo fa anche con me, non ho messo mano alle impostazioni della pagina, quindi, non so se posso fare qualcosa per risolvere questo problema. Sorry!

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  3. Lo Proverò e complimenti per come ti e' venuto.

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  4. Grazie! Sono certa che piacerà anche a te come è piaciuito a noi.

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  5. Sei stata grande, anche nella realizzazione del pandoro che è alto alto e sofficissimo: bravissima!
    Grazie davvero,
    Tiziana

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