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sabato 14 dicembre 2013

Torta Thun natalizia per asilo

Ieri c'è stata la recita di Natale all'asilo di mia figlia di 3 anni: che emozione!
Mi è stato chiesto di preparare una torta per il rinfresco che si sarebbe tenuto dopo la recita ed ho deciso di ispirarmi allo stile Thun.
Che ve ne pare?
Io la trovo carino, ma devo ammettere che di difetti ce ne sono davvero tanto, in primis la copertura che stavolta non mi è venuta per niente bene (complice anche il fatto che ho usato un pds molto morbido e che ho pure un pò bagnato perchè non volevo avere bambini che si strozzassero sulla coscienza!).
La ricetta che ho utilizzato per il pds e per la farcia la trovate qui.
Baci!





martedì 19 novembre 2013

Kinder cake pops 2: il ritorno!

Qualche giorno fa vi ho mostrato in questo post come avevo riciclato alcune merendine kinder da frigo che stavano per scadere. Beh, come dire, l'esperimento era riuscito talmente bene che l'ho ripetuto cambiando merendine e aggiungendo dei biscotti. Siete curiosi? Non perdetevi allora questa ricetta!

Ingredienti:
biscotti pan di stelle q.b. (io ne ho usati 14)
2 kinder duplo
4/5 kinder choco pops
2 kinder pingui
cioccolato fondente fuso q.b.

Procedimento:
Frullare molto bene i biscotti e poi aggiungere man mano, sempre con il mixer in azione, le varie merendine.
Si otterrà un composto liscio e morbido che andrà messo a riposare in frigo per un paio d'ore.
Quando il composto si sarà compattato, prenderne delle piccole porzioni e appallottolarle a palline e farle riposare in freezer.
Dopo un paio d'ore, riprendere questi bon bon e, dopo aver intinto i bastoncini nel cioccolato fuso, infilzarli con gli stecchi di legno o di plastica, quindi, passarli nel cioccolato fondente fuso e poi metterli velocemente capovolti su un foglio decorato a rilievo o, come ho fatto io, su delle scodelle rovesciate con dei decori a rilievo davvero carini che avevo messo a riposare in congelatore. Far indurire il cioccolato e poi staccare gli i cake pops.
Anche questi, come quelli fatti precedentemente, hanno riscosso un enorme successo!

Non sembrano dei boccioli di rosa?

giovedì 14 novembre 2013

Kinder cake pops

Conoscete i cake pops vero? Sono dei dolcetti monoporzione molto facili da fare, buoni da mangiare e belli da vedere.
Io li avevo già fatti in occasione della laurea di mia nipote l'anno scorso, eccoli qui, ma stavolta ho voluto cambiare ricetta. In realtà, questa ricetta di oggi nasce dalla necessità di riciclare alcune merendine kinder acquistate a ridosso della scadenza della raccolta punti 2013. Dovevo necessariamente prendere la bici che avevo promesso a mia figlia! Lo so, la bici della raccolta punti era per maschietti, ma a mia figlia piaceva lo stesso e una volta arrivata a 147,5 punti su 150 cosa facevo, mi arrendevo?
Per raccogliere altri 2,5 punti mi sono riempita di merendine che poi le mie figlie hanno cominciato a non mangiare più perché stanche. La loro scadenza ormai prossima mi ha convinto a intervenire in qualche modo per non buttarle via insieme ai soldi spesi per acquistarle e così ho deciso di dar loro una nuova vita e di realizzare dei Kinder cake pops.
Per realizzare i miei kinder cake pops ho utilizzato un confezione (dieci brioche) di kinder pane cioc, 8 kinder pinguì e un paio di kinder choco pops (giusto per gradire!).
Ho dapprima frullato le brioche e poi man mano, sempre con il mixer acceso, ho unito uno per volta i kinder pinguì e poi i choco pops, fino ad ottenere un composto omogeneo e modellabile, dall'aspetto cioccolatoso.
Ho messo questo composto in frigo e l'ho fatto un pò riposare. Dopo un paio d'ore l'ho ripreso, ho modellato tante palline e le ho posizionate su un vassoio che ho messo poi in freezer.
Intanto, ho fuso a bagnomaria del cioccolato fondente al quale ho aggiunto del burro di cacao fuso (circa il 20% del cioccolato fondente) ed ho mescolato bene il tutto. Ho ripreso le palline di cioccolato, ho intriso la punta dei bastoncini di plastica (o di legno) in un pò di cioccolato ed ho infilzato le palline di cioccolato che ho poi tuffato nel cioccolato fondente fuso. Prima che il cioccolato rapprendesse ho posizionato a testa ingiù le palline su un foglio decorato a rilievo della wilton per ottenere un bel disegno sulla base. Queste palline, che le mie figlie hanno trovato ottime (tanto che non la finivano più di mangiarle... hi hi hi... le ho fregate!!!), si possono mangiare subito o rimettere in frigo.
Alcuni li ho decorati con la foglia d'oro, ma è del tutto facoltativo.
Allora, vi piacciono?

Mentre facevo le foto mi sono accorta che stavano patendo il caldo e si stavano ammollando e allora li ho subito rimessi in frigo prima che mi abbandonassero.
Alla prossima!

lunedì 11 novembre 2013

Bignè al cioccolato senza zucchero


Qualche mese fa è cominciata la mia collaborazione con Truvìa, il dolcificante naturale a zero calorie ricavato dalla stevia. Io che da circa due anni e mezzo non mangio dolci perché ho dichiarato guerra allo zucchero, ho trovato in Truvìa un grande alleato. Quest'estate ho potuto refrigerarmi con gustosi sorbetti e ghiaccioli e ora mi sto mettendo alla prova con altri tipi di dolci, tra cui i bignè (che sono venuti una favola e mio marito se li è divorati praticamente tutti lui lasciandone a me solo due) e la cheesecake (di cui parlerò in un altro post appena avrò perfezionato la ricetta).
La ricetta di oggi prevede dei bignè che contengono circa 40kcal cad (è da non crederci, vero?).
Perfino in una dieta ipocalorica se ne potrebbero mangiare 4 senza sentirsi in colpa e con un appagamento non indifferente.

N.B.: Si possono ridurre ulteriormente le calorie sostituendo il latte p.s., previsto per la preparazione della crema al cioccolato, con del latte scremato.

Con queste dosi a me sono venuti 18 bignè.

Per la pasta choux:
70g di acqua
30g di burro con 30% di grassi in meno
30g di farina autolievitante
1 uovo

Per la crema:
250ml di latte p.s.
2 tuorli
1 cucchiaio di farina 00
5 bustine di Truvìa
1 cucchiaio di cacao amaro
buccia di limone non trattato

Procedimento.
per la pasta choux: scaldare l'acqua in un pentolino insieme al burro e quando quest'ultimo si sarà sciolto perfettamente unire la farina e mescolare bene finché non si sarà formato un composto che si staccherà perfettamente dalle pareti.
A questo punto mettere il composto ottenuto in una ciotola e schiacciarlo con un cucchiaio per raffreddarlo un pò, quindi unire l'uovo e sbattere con delle fruste elettriche per un minuto circa. Si deve ottenere un composto elastico e liscio. Versare la pasta choux in un sac a poche e versare tante piccole palline di impasto su una teglia rivestita di carta forno distanziando beni i mucchietti perché durante la cottura gonfieranno.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20/25 minuti.
Preparare intanto la crema al cioccolato mettendo a scaldare in una casseruola il latte con la buccia di limone. A parte, in una ciotola, inserire i due tuorli, le 5 bustine di Truvìa, la farina e il cacao amaro setacciato e mescolare con una frusta. Stemperare con un pò di latte caldo, sciogliere bene tutti i grumi e versare il composto ottenuto nella casseruola con il restante latte e cuocere finchè la crema si addenserà.
Bucare il fondo dei bignè con un coltello e con un sac a poche con bocchetta liscia inserire al loro interno la crema al cioccolato.
Servire i bignè spolverandoli con un pò di cacao amaro.
Sono davvero molto buoni, fidatevi!




venerdì 18 ottobre 2013

Biscuit ripieno di crema al cioccolato

Un paio di settimane fa siamo stati invitati a cena da alcuni amici e, siccome l'ultima volta che eravamo stati da loro c'erano insieme a noi almeno altre 30 persone, ho pensato di portare due dolci: il primo lo conoscete già e si tratta dei biscotti accoppiati bianchi e neri che ho postato qualche giorno fa, l'altro dolce è questo.
In realtà non eravamo in tanti e i dolci sono avanzati, come dire... buon per i padroni di casa!

Ingredienti per il biscuit:
250g di uova intere
125g di zucchero semolato Eridania
90g di farina 00
35g di cacao amaro

Per la crema al cioccolato:
225g di latte intero
25g di panna
50g di zucchero semolato Eridania
10g di amido di mais
25g di burro
13g di cacao amaro
25g di cioccolato fondente
4 tuorli
4/5 gocce di vaniglia bourbon Flavourart

Per la ganache al cioccolato:
200g di cioccolato fondente
150g di panna
33g di burro
17g di glucosio
17g di cointreau o altro liquore all'arancia

Procedimento:
Per prima cosa ho preparato il biscuit: con questa dose ne sono venuti due.
Montare in planetaria, o con delle normali fruste elettriche: uova, zucchero finchè triplicano e si sbiancano.
Dopodichè aggiungere a mano, poco per volta, la farina e il cacao setacciati mescolando delicatamente per non sgonfiare il composto dal basso verso l'alto. Stendere questo composto su una teglia rivestita di carta forno in uno strato sottile e cuocere per pochi minuti 5/6 ad una temperatura molto alta. L'indicazione generalmente data è di cuocere a 220/240° per 5/6 minuti a forno ventilato. Ma chi ha un forno potente come il mio se non vuole rischiare di bruciare il tutto o di far seccare troppo il biscuit, deve mantenersi sui 190° massimo e controllare la situazione una volta trascorsi 5/6 minuti. Spegnere il forno e lasciare riposare il biscuit un minuto prima di sfornarlo.
Una volta sfornati i due biscuiti si possono arrotolare nella loro stessa carta forno per mantenerli elastici, oppure se si sono asciugati troppo in forno si può poggiare sopra, prima di arrotolare, un panno da cucina pulito e leggermente umido che manterrà il biscuit morbido e non lo farà sbriciolare mentre si arrotola.
Provare per credere!
Coprire i due biscuit e lasciarli riposare intanto che si prepara la crema al cioccolato.
Per la crema al cioccolato: scaldare il latte e la panna senza portare a bollore.
In una bulle, mettere i tuorli, le gocce di vaniglia, lo zucchero e mescolare velocemente con una frusta. Aggiungere, infine, l'amido e il cacao e mescolare energicamente per evitare la formazione di grumi. Versare parte del latte sul composto di uova, zucchero, amido e cacao, mescolare con una frusta e poi versare il tutto nel restante latte nella casseruola e mescolare finchè la crema si addensa.
Spegnere il fuoco e versare la crema calda sul cioccolato fondente spezzettato e mescolare con una spatola per farlo fondere con il calore della crema. Quando il cioccolato si sarà sciolto, unire il burro a temperatura ambiente e mescolare. Riporre quindi la crema in frigo a riposare per qualche ora (io in realtà l'ho lasciata quasi un giorno intero perchè mi sono avvantaggiata preparandola il giorno prima della cena).
Terminata questa fase preparare la ganache.
Mettere in una casseruola panna e lo sciroppo di glucosio e portare quasi a bollore. Versare la panna e lo sciroppo di glucosio caldi sul cioccolato fondente fuso (ma anche non fuso, purchè sia tritato abbastanza) e mescolare energicamente con la frusta. Aggiungere il burro fuso e il cointreau e mescolare bene con la frusta.
Dapprima questa ganache avrà un aspetto abbastanza liquido, ma dopo qualche ora in frigo diventerà bella soda (io, infatti, l'ho tenuta quasi un giorno in frigo, come ho fatto per la crema pasticcera, e per poterla utilizzare l'ho dovuta passare mezzo minuto al microonde perchè si era solidificata).
Per comporre il dolce: srotolare i due biscuit, spalmarci sopra la crema al cioccolato, restando lontani dai bordi, arrotolarli di nuovo e dopo un breve passaggio in forno a 175° per 10 minuti, metterli a riposare per qualche ora nel congelatore (questo riposo faciliterà il taglio).
Quella che vedete sotto è la foto del biscuit preso dal congelatore e tagliato.

Come vedete il taglio è netto e pulito e nel giro di un'oretta circa la crema all'interno si sarà completamente scongelata e il dolce potrà essere mangiato.

Questa è la ganache, passata per qualche secondo al microonde dopo il riposo in frigo e mescolata. Ora è pronta per essere inserita in un sac a poche con bocchetta a stella.
Infine, prendere ciascuna fetta di biscuit, guarnirla con uno spuntone di ganache al cioccolato e decorare con una cialda al cioccolato fondente.
Per fare queste cialde ho temperato del cioccolato fondente e poi l'ho spalmato su un foglio di plastica in bassorilievo che ho messo per qualche minuto in congelatore. Prima che il cioccolato congelasse l'ho coppato e poi rimesso in congelatore, così poi ho solo dovuto prendere le cialde che si staccavano abbastanza facilmente dal foglio.
Carine, vero?


mercoledì 16 ottobre 2013

Torta di pere e cioccolato bianco

Questa è un dolce che in questo periodo ci sta proprio bene: il caldo non è più opprimente, ma l'aria è ancora mite e le pere sono di stagione.
Il sapore è buonissimo e la preparazione semplicissima, state a vedere se non vi fidate!

Ingredienti per la torta:
250g di farina bianca 00
100g di cioccolato bianco
100 ml di panna fresca
120g di burro
1/2 bustina di lievito per dolci
3 cucchiai di grappa
2 pere mature (io ho usate le abbate, ma vanno bene anche le williams)
3 uova

Ingredienti per il caramello:


Procedimento:
per caramellare lo zucchero, scaldare una padella antiaderente e versare poco zucchero semolato, non appena caramellizza aggiungere ancora un pò di zucchero e via via, continuare ad aggiungere zucchero fino ad ottenere la quantità di caramello desiderato.
Infine, versare questo caramello sul fondo di una tortiera (io ho usato una tortiera tonda in silicone di 22cm).
Pelare e tagliare a cubetti le pere, versarle in una terrina e coprirle con lo zucchero di canna e con la grappa. Unire le uova e mescolare velocemente; unire la farina e il lievito setacciati e mescolare.
Unire ancora il burro fuso, la panna e il cioccolato bianco fuso e mescolare bene.
Versare questo composto (lavorato completamente a mano con il semplice ausilio di una paletta e senza fruste elettriche) nella tortiera e infornare a 175° per circa un'ora.
Sfornare, sformare e cospargere con un pò di zucchero a velo.
E' davvero buonissima, umida e sofficissima.


E, infine, la foto dell'interno della torta fatta a casa della suocera con il cellulare!

domenica 6 ottobre 2013

Biscotti accoppiati bianchi e neri

Lo so, avrei potuto dare un nome più accattivante a questa ricetta, tipo:  simil baiocchi o simil ringo, ma in realtà questi biscotti dai baiocchi prendono solo la forma e l'aspetto e dai ringo solo l'idea di accoppiare biscotti di colori diversi, per il resto sono completamente differenti  e unici nel loro genere e, poi, hanno al loro interno una cremina davvero golosa da.... leccarsi i baffi!

Ingredienti per la frolla bianca:
150g di burro morbido
150g di zucchero a velo Eridania
13g di uova (o solo di albume)
225g di farina
qualche goccia di aroma vaniglia Flavourart
un pizzico di sale

Ingredienti per la frolla al cacao:
150g di burro morbido
150g di zucchero a velo Eridania
13g di uova
200g di farina
25g di cacao
un pizzico di sale

Per la crema all'interno:
250g di cioccolato al latte
80/90g di crema al caffè Bacco
13g di burro di cacao
60g di burro fuso

Preparazione:
per l'impasto della frolla io ho usato la planetaria ma si può fare benissimo anche a mano, ricordandosi però di impastare poco perché il burro, sensibile al calore delle mani, potrebbe bruciarsi.
Mettere nella planetaria il burro con lo zucchero a velo e azionare la foglia a bassa velocità.
Quando il burro avrà incorporato tutto lo zucchero, unire l'uovo e continuare a mescolare a bassa velocità (siccome all'inizio la dose è piccola per la planetaria mi aiutavo muovendo un pò muovendo il vaso impastatore per far raccogliere tutti gli ingredienti).
Unire le farine setacciate (solo la 00 per l'impasto bianco e la 00 miscelata al cacao per l'impasto al cacao) e azionare la frolla fino a completo assorbimento, ma non si deve impastare fino a creare la palla, l'impasto deve restare un pò sbriciolato (sempre perché la frolla non deve surriscaldarsi) e, quindi, va creato velocemente a mano e messo a riposare in frigo.
Più riposa e meglio sarà per la riuscita della ricetta.
Non appena la frolla si sarà ben rassodata, riprenderla dal frigo e lavorarla velocemente per renderla elastica, quindi, aiutandosi con un pò di farina, stendere i due panetti e coppare i biscotti. La decorazione sopra sarà a piacere, io ad es. ho usato un coppapasta più piccolo per segnare il cerchio all'interno dei biscotti e un cornetto per pasticceria per fare i fori.
Ho cotto poi i biscotti a 160°, forno ventilato, per 8/9 minuti (stavo sempre lì con la sveglia inserita per ogni infornata). Il tempo però può variare da forno a forno: ho scoperto che il mio è molto potente anche a basse temperature, quindi i tempi che ho inserito sono quelli del mio forno.
A questo punto preparare la crema per la farcitura dei biscotti.
Fondere il cioccolato al latte e unire il burro di cacao, mescolare bene, dopodichè unire la crema al caffè Bacco e mescolare sempre molto bene. Unire, infine, il burro fuso e mescolare.
Far riposare la crema in frigo e quando si sarà rassodata mescolarla energicamente ed inserirla in un sac a poche, metterne uno spuntone su metà dei biscotti e ricoprire con l'altra metà fino a far uscire un pò di crema dai fori superiori.
Con queste dosi vengono una sessantina circa di biscotti.
Per la conservazione, sempre se avanzano, va bene una biscottiera.
Io li ho fatti per portarli a casa di alcuni amici da cui ero stata invitata a cena e sono piaciuti tantissimo: mi prendevano in giro dicendo che li avevo presi in pasticceria.




Questi biscotti, che io sappia, non hanno una connotazione regionale specifica, ma possono ormai essere considerati (da quando in commercio se ne trovano diverse varianti), dei biscotti della tradizione, quindi, ho deciso di partecipare con questa ricetta al contest:
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martedì 24 settembre 2013

Pizza tutti i gusti + uno!

No, non è una ricetta tratta dalla saga di Harry Potter e, in realtà, il titolo "tutti i gusti + uno" sta ad indicare che in questo post troverete diversi tipi di pizze, tutte realizzate un paio di settimane fa in un sabato all'insegna della pizza.

Con le dosi che riporterò vengono circa 9 pizze.

Ingredienti:
1,3 kg di farina Manitoba Molino Chiavazza
750g di acqua
35g di sale
300g di lievito madre (in alternativa 3/5 g di lievito di birra)

Preparazione:
sciogliere il lievito madre (o il lievito di birra) nell'acqua in una planetaria. Unire poco per volta la farina e azionare il gancio, unire il sale, con la planetaria sempre in funzione, e unire la farina eventualmente rimasta.
Lavorare finché l'impasto si stacca dalle pareti.
Recuperare l'impasto dalla planetaria e lavorarlo brevemente a mano, dopodichè procedere con la pirlatura (si da all'impasto la forma di una palla) e metterlo a riposare coperto.
Dopo una mezz'ora circa, riprendere l'impasto e fare dei pesetti da mettere in un contenitore di plastica con il coperchio e lasciar lievitare per almeno 8 ore fuori dal frigo (oppure 24 ore in frigo).
Trascorso il tempo di riposo i miei pesetti si sono quasi triplicati!
Stendere i pesetti con la punta delle dita e allargarli cercando di mantenere il cornicione.
Per guarnire ho usato passata di pomodoro fatta in casa (bella ristretta), condita con un pizzico di sale, origano e olio.
Sopra ho messo della provola fresca tutto latte (tipo scamorza) e poi su questa base margherita mi sono sbizzarrita aggiungendo tutti gli altri ingredienti.
Di questo gusto di pizza ne ho fatte due: una per le mie bambine e una per i miei suoceri.
N.B.: i wurstel li ho messi prima di infornare la pizza nel mio forno pizza Ferrari, mentre il prosciutto l'ho aggiunto quasi a fine cottura evitare che si abbrustolisse.

Questa è la pizza che ho fatto per me.
N.B.: la cipolla e parte del tonno li ho messo prima della cottura. A fine cottura ho messo i pomodori e ancora un pò di tonno.

Anche di questo gusto di pizza ne ho fatte due: una per mio marito e una per i miei suoceri.
N.B.: oltre ai funghi porcini trifolati e mozzarella di bufala, ho messo anche della salsiccia sbriciolata.
La salsiccia e i funghi li ho aggiunti prima della cottura, mentre la mozzarella di bufala l'ho messa sulla pizza fumante appena l'ho tirata fuori dal forno.

Anche di questa pizza ne ho fatte due: una per mio marito e una per i miei suoceri.
N.B: i peperoni, che comunque erano soffritti, li ho messi prima della cottura della pizza; quasi a fine cottura ho aggiunto il prosciutto e appena la pizza è stata tirata fuori dal forno ho aggiunto dei bocconcini di mozzarella fiordilatte.

Mancano le foto della pizza al salame piccante e provola affumicata, forse la mia preferita tra tutte quelle che ho fatto.

Il sapore di queste pizze era fantastico. L'unica critica che ho ricevuto (da parte di mia suocera) è che ci stava troppo di tutto sopra.
Non so a voi, ma a me le pizze sguarnite mettono tristezza e... se proprio devo peccare di gola, mi piace farlo alla grande!
L'unica critica che posso farmi è che devo lavorare un pò sulla forma che non è proprio circolare come dovrebbe essere, ma per il resto mi ritengo più che soddisfatta.

P.S.: vorrei farvi vedere come è cresciuto il mio impasto.
Questi sono i due pesetti che mi sono avanzati il sabato sera (con i quali la domenica mattina ho fatto la pizza al salame piccante e provola affumicata di cui non ho le foto) e che ho messo nel contenitore ermetico Emsa già utilizzato in precedenza per il riposo di altri pesetti.

Questi sono i pesetti dopo due ore:

E questi sono i pesetti il mattino seguente:
Contenitore Emsa

sabato 21 settembre 2013

Pasta al forno con le melanzane

In questo post vi ho mostrato come si prepara la pasta con le melanzane a casa mia, ma questa volta ho voluto provare una variante, un pò più leggera, che, devo dire, è molto piaciuta sia a me che a mio marito.

Ingredienti per 2/3 persone:
1 melanzana
1 pomodoro costoluto tagliato a cubetti
1 bicchiere di passata di pomodoro
200g di pasta formato
prosciutto cotto q.b.

provola affumicata q.b.

formaggio Gran Moravia q.b.

olio evo
1 spicchio d'aglio
sale e pepe q.b.
1 ciuffo di basilico

Procedimento:
per prima cosa far imbiondire l'aglio in 2/3 cucchiai di olio evo, dopodichè toglierlo e aggiungere il pomdoro tagliato a cubetti (che piacere lo sfrigolio iniziale!). Dopo un paio di minuti unire anche la passata di pomodoro e abbondante basilico e cuocere per 12/15 minuti a fuoco basso (se il sughetto si addensa troppo aggiungere un pò d'acqua), salare e pepare a piacimento e spegnere il fuoco.
Il passo successivo è quello di lavare la melanzana e tagliarla a fettine dello spessore di 3mm circa, le quali vanno leggermente oleate e salate e infine infornate a 200° per 10 minuti su una teglia rivestita di carta forno.
Il terzo passo è quello di cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
La pasta va scolata molto al dente e unita al sugo insieme alla provola affumicata a pezzetti (la quantità è libera e dipende dai gusti personali), il prosciutto tritato grossolanamente al coltello, 1/2 delle fettine di melanzana spezzettate e una manciata generosa di Gran Moravia o di parmigiano reggiano.
Mescolare bene il tutto e versare in una pirofila da forno, coprire le fettine di melanzana rimaste e infornare a 180° per una ventina di minuti.
Vi assicuro che è un primo piatto davvero buonissimo!

mercoledì 18 settembre 2013

Gelato alla fragola

Nell'ultimo periodo ho abolito l'uso del forno per la preparazione di dolci, fa decisamente ancora troppo caldo per mangiare dolci fumanti.
Al contrario ho messo in funzione la gelatiera. Non smetterò mai di ringraziare la mia amica Barbara per avermela regalata per il mio matrimonio ben 8 anni fa.
La ricetta è molto semplice e prevede solo la cottura delle fragole, tutto il resto lo fa la gelatiera.

Ingredienti:
200g di fragole fresche
200g di panna
200g di latte (preferibilmente intero)
1 pizzico di sale

Procedimento:
come vedete,nella ricetta trovate due volte lo zucchero come ingrediente. Questo perchè i primi 100g di zucchero vengono usati per fare lo sciroppo di fragole. In pratica, bisogna mettere le fragole e lo zucchero in un pentolino che andrà posizionato su una fiamma dolce per qualche minuto. Si formerà una bellissima e buonissima zuppetta di fragole. Io consiglio di frullare questa composta di fragole e di passare poi lo sciroppo ottenuto al colino per eliminare i semini delle fragole. In alternativa si può evitare di frullare e passare il tutto al colino premendo bene con un cucchiaio (il primo metodo è un pò più semplice).
Mettere tutti gli altri ingredienti (panna, latte, zucchero, sale) in un'altra ciotola e mescolare bene per far amalgamare il tutto, quindi, unire 3/4 di sciroppo di fragole, mescolare ancora e versare tutto nella gelatiera. Azionare la gelatiera e farla girare per il tempo necessario a raggiungere la gisuta consistenza (40/50 minuti con la mia).
Quando il gelato sarà pronto si potrà gustare subito guarnito con lo sciroppo di fragole tenuto da parte e qualche cialda.
Una vera bontà, credetemi! 


lunedì 16 settembre 2013

Linguine alla Laura


Questa ricetta è tratta da PiùCucina Agosto/Settembre 2013 e la trovate a pag. 24.
E' una ricetta la cui realizzazione non è molto complessa e i cui risultati vi soddisferanno.
Come sempre, riporto la ricetta pari pari come la trovate sulla rivista.

Preparazione 15 minuti
Cottura q.b.
Facile
Per 4 persone

Ingredienti:
370g di linguine
1 cipollotto
10 pomodorini datterini
4 falde di pomodoro secco
1 spicchio d'aglio
1/2 peperoncino fresco tritato
6/7 foglie di basilico
16 olive taggiasche
olio extravergine d'oliva
sale, basilico per guarnire

Preparazione:
pestate l'aglio con mezzo peperoncino, il basilico e 3 chicchi di sale grosso. Unite 4 cucchiai di olio.
Tagliate a striscioline le falde di pomodoro secco, a spicchietti i datterini e il cipollotto a rondelle.
In una padella sfcaldate 3 cucchiai di olio con le verdurine e le olive e cuocetele per 5 minuti.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e unitela al sugo aggiungendo anche il pesto di aglio e peperoncino. Spadellate velocemente e distribuite nei piatti guarnendo con foglie di basilico fresco.



sabato 14 settembre 2013

Cioccolato solubile per latte, ovvero Nesquik home made

Vi è mai capitato di aprire il mobile della cucina dove tenete tutte le ghiottonerie e, proprio quando state per mettere il latte in tavola per i vostri bambini, vi accorgete che è finito il Nesquik?
Beh, a me è successo e davvero non me l'aspettavo perchè quando lo mettono in offerta ne compro sempre almeno 3 confezioni da 500g. Ero convinta di averne ancora eppure era proprio terminato.
Senza perdermi d'animo e senza che le bambine se ne accorgessero, ho provato a prepararlo in casa e il risultato è stato strabiliante e per di più la prepazione è semplicissima e velocissima.

Ingredienti:
250g di zucchero semolato Classico Eridania
110g di cioccolato fondente al 55%
40g di cioccolato al latte
150g di cacao amaro

Preparazione:
mettere in un mixer lo zucchero e frullarlo fino a renderlo impalpabile. Togliere dal mixer lo zucchero e tenerlo da parte.
Mettere ora nel mixer i due cioccolati e cominciare a tritarli finemente.
Per evitare che fuoriesca il burro di cacao contenuto nel cioccolato, unire poco per volta il cacao (meglio se setacciato) e lo zucchero a velo.
Quando si sarà ridotto il tutto ad una polvere finissima passare attraverso un colino (il mio era così fine che non si è fermato nessun granello nel colino, è passato proprio tutto!).
A questo punto potrete utilizzare già da subito questo cioccolato in polvere per rendere più goloso il vostro latte e quello dei vostri bambini.
Per ingannare ancora meglio le mie piccole, e per testare se davvero questo cioccolato fosse di loro gradimento, l'ho messo nel contenitore giallo del Nesquik, al quale non avevo ancora tolto l'etichetta e gliene ho fatto assaggiare un poco. Hanno cominciato a chiedermelo avidamente, come se non avessero mai mangiato niente di così buono in vita loro e quando gli ho detto che non era il cioccolato in polvere a cui erano abituate, ma era quello che avevo fatto io, hanno detto che questo era molto più buono.
Che soddisfazione!!!


martedì 10 settembre 2013

Continuano gli esperimenti con Truvìa

Come vi avevo anticipato in questo post, mi sto dedicando, praticamente senza sosta, ad  esperimenti culinari, o piuttosto dolciari, con il truvía.
Una delle cose che mi mancano di più da quando non mangio più dolci è un famoso ghiacciolo al limone con lo stecco di liquirizia, di cui i congelatori dei supermercati sono pieni in questo periodo, e allora ho pensato: perchè non provare a rifarlo in casa con l'ausilio del Truvìa?L'esperimento di oggi è quindi un bel ghiacciolo al limone.
La ricetta e il procedimento sono semplicissimi.

Ingredienti:
3 limoni con buccia soda
400g di acqua
65g di Truvìa

Procedimento:
versare in un pentolino il Truvìa e l'acqua e cuocere per qualche minuto a fuoco dolce, quindi spegnere e aggiungere la scorza dei tre limoni (fare attenzione a prelevare la sola parte gialla!).
Dopo un paio d'ore, eliminare le scorze e aggiungere il succo spremuto dei limoni, mescolare bene e versare questo liquido in un contenitore che andrà in congelatore per circa 24 ore.
Trascorso questo tempo si avrà una granita che potrà essere mangiata, oppure se desiderate dei gustosi

ghiaccioli compatti, frullare la granita con un mixer ad immersione fino ad ottenere un composto cremoso e inserire quest'ultimo negli appositi stampini. Attendere qualche ora e si otterranno dei gustosissimi ghiaccioli al limone a zero calorie (o meglio con le sole calorie del limone, che sono quasi zero).
Il sapore è pressochè identico a quello del mio ghiacciolo preferito (quello con il bastoncino di liquirizia per intenderci), quindi, posso affermare: ESPERIMENTO RIUSCITO!!!.



Piccoli accorgimenti: i miei limoni erano molto succosi, per cui spremendone tre ho ottenuto 230ml di succo, quindi i miei ghiaccioli non erano dolcissimi ed era prevalente il gusto del limone (proprio come piace a me!).
Pertanto, se anche i vostri limoni saranno succosi e volete dei ghiaccioli più dolci basterà aggiungere un pò più di Truvìa (1 o 2 cucchiaini), aggiustando il sapore del liquido a proprio piacimento prima di congelarlo.
Questo liquido potrà essere utilizzato in diversi modi: facendolo congelare diventerà una granita o un ghiacciolo, mettendolo in frigo si otterrà un'ottima bevanda dissetante.

Esperimento nr. 2: SORBETTO AL MELONE

Ingredienti:
1/2 melone retato o cantalupo
55g di Truvìa
125g di acqua
foglioline di menta per decorare

Procedimento:
sbucciare il melone, eliminare i semi e tagliare a cubetti la polpa, dopodichè trasferirla in un sacchetto per congelazione e mettere in freezer per 24 ore.
Un paio d'ore prima di tirare fuori dal congelatore i cubetti di melone congelati, porre sul fuoco un pentolino contenente l'acqua e lo zucchero e far cuocere il tutto fino ad ottenere uno sciroppo (ci vorranno pochi minuti, 2/3 circa).
Quando lo sciroppo si sarà raffreddato si potrà procedere con la preparazione del sorbetto.
Mettere in un mixer i cubetti di melone congelati, azionare e aggiungere a filo lo sciroppo a base di Truvìa. Si otterrà un sorbetto denso e cremoso che potrà essere gustato subito oppure lo si potrà riporre nuovamente in congelatore per gustarlo in un altro momento.


E per le mie bambine una piccola sorpresa: un ghiacciolo al melone a forma di orsetto. Carino, vero?
Secondo esperimento della giornata: RIUSCITO!

Passiamo ora al terzo ed ultimo esperimento: LA MARMELLATA DI PESCHE

Ingredienti:
900g di pesche
110g di Truvìa
1 limone

Procedimento:
sbucciare le pesche, togliere il nocciolo e tagliarle a pezzi piuttosto grandi, dopodichè metterle in una casseruola con il succo e la scorza del limone. Portare ad ebollizione, mescolare e schiumare. Quando le pesche saranno spappolate, aggiungere il Truvìa e fare bollire a fuoco dolce mescolando spesso. La marmellata sarà pronta quando la classica prova del piattino sarà positiva.
Versare subito la marmellata in uno o più vasi sterilizzati, chiudere ermeticamente e capovolgere fino a raffreddamento, oppure procedere con la sterilizzazione in acqua se si preferisce.
Io ho deciso di mangiarla subito con dei biscotti senza zucchero!

Terzo esperimento: RIUSCITO!

A presto, con nuovi esperimenti con Truvìa!

lunedì 2 settembre 2013

Pane alle noci

Ultimamente sto pubblicando davvero poco, non perché abbia smesso di sperimentare in cucina (anche se rispetto al passato ho rallentato parecchio), ma semplicemente perché il tempo a mia disposizione da dedicare al blog sta diminuendo sempre di più.
Tra l'altro, da un pò di tempo mi sento anche meno motivata e sto prediligendo preparazioni veloci e quando preparo qualcosa di particolare, non ho voglia di mettermi a fare mille fotografie per trovare la giusta angolazione.
Non so spiegare da cosi dipenda questa mia mancanza di motivazione, spero soltanto che nel tempo non mi porti ad abbandonare del tutto.
La ricetta che propongo oggi l'ho preparata a febbraio in occasione del compleanno di una mia collega d'ufficio: pensate un pò da quanto tempo la tenevo in archivio, e come questa anche altre ricette.

Ingredienti:
300g di farina 00 Molino Chiavazza
200g di farina manitoba Molino Chiavazza
100g di gherigli di noce
120g di Gran Moravia grattugiato
150g di lievito madre
3 uova
fino a 2 dl di latte
50g di burro a pomata
olio di semi di arachide
burro
sale e pepe

Preparazione:
mettere il lievito madre nella planetaria, aggiungere le farine setacciate, 1 cucchiaio di olio di semi, il burro a pomata e cominciare ad impastare.
Sbattere il latte con le uova, sale e pepe e mettere tutto in planetaria. Azionare la planetaria con il gancio inserito (questo lavoro si può fare tranquillamente anche a mano) e poi unire poco per volta i gherigli di noce (spezzettati o interi a seconda di come li si preferisce), senza tritarli però. Mentre la planetaria continua ad impastare, unire poco per volta anche il parmigiano.
Quando l'impasto è pronto, metterlo a riposare in uno stampo da plumcake imburrato ed infarinato e lasciarlo crescere fino al raddoppio: se il lievito madre è molto forte basteranno anche 3 o 4 ore.
A questo punto, infornare a 170° per 30 minuti circa.
Aspettare che si intiepidisca prima di sformarlo e poi mangiarlo da solo a fettine oppure con del buon affettato. Io l'ho provato con il salame piccante e devo dire che era buonissimo!

giovedì 15 agosto 2013

Truvìa Eridania: succo di frutta e sorbetto alla pesca

Con molto piacere vi presento un nuovo dolcificante che rivoluzionerà il settore: Truvia il dolcificante naturale a zero calorie
Truvia viene distribuito in Italia dall'Eridania ed è il primo dolcificante d’origine naturale dal gusto eccellente, senza calorie. E' estratto dalla parte più pregiata della foglia di stevia, una pianta originaria del Paraguay utilizzata già da centinaia di anni dalle popolazioni indigene per le eccellenti proprietà dolcificanti. 
Dedicato ai consumatori alla ricerca del piacere ma in modo naturale, Truvìa ha una forma cristallina unica, similare a quella dello zucchero tradizionale. E' la soluzione ideale per dolcificare bevande, yogurt e frutta, ma anche per preparare ottimi dolci. Truvìa, il piacere naturale a zero calorie, non ha potere calorico, non altera la glicemia e non favorisce la carie.  
Truvìa è la soluzione ideale per dolcificare in modo naturale bevande calde e fredde. Può essere utilizzato negli yogurt, nelle marmellate o nelle insalate di frutta ed è un ottimo ingrediente persino nella preparazione di prodotti da forno, per dolci gustosi ma leggeri, perchè privo di calorie.
Truvìa, il piacere naturale a zero calorie è disponibile in 3 formati:
  • Astuccio da 40 bustine (1,5 g cad.)
  • Vasetto da 270 g (180 dosi)
  • Doypack da 150 g (100 dosi)

Truvìa è l'unico dolcificante a base di stevia che mantiene la stessa formulazione e gli stessi ingredienti in tutti i suoi formati.

Quelle su riportate sono le informazioni prese direttamente dal sito ufficiale di Truvìa, ma sarà tutto vero?
Beh, visto che per mia scelta ho deciso di abolire lo zucchero, da cui ero diventata dipendente, dalla mia alimentazione circa due anni fa, sono certamente la candidata migliore per esprimere un parere in merito.
Truvìa viene indicato come un dolcificante da poter usare sia nelle bevande calde che in quelle fredde, negli  yogurt, nelle marmellate (quindi non dovrebbe subire alterazioni legate alle alte temperature), nelle insalate di frutta e nei prodotti da forno.
Il mio primo esperimento ha riguardato proprio la cottura perché molti dei dolcificanti in commercio, alcuni dei quali provati da me personalmente, sono sensibili alle alte temperature e si alterano.
Prima però, avendo letto che la stevia ha un sapore simile alla liquirizia, ho voluto assaggiare qualche cristallo del dolcificante Truvìa per vedere se corrispondeva al vero. Ebbene sì, il ricordo è stato leggermente di liquirizia, ma neanche tanto, perciò non mi sono demoralizzata e sono andata avanti con il mio esperimento.
Ho cominciato con un succo di frutta alla pesca.
Ho sbucciato due pesche, le ho tagliate a pezzi e messe in un pentolino, le ho coperte a filo con dell'acqua (la quantità di acqua utilizzata influenzerà molto la riuscita della ricetta perché più acqua corrisponderà ad un succo di frutta più diluito e liquido, meno acqua ad un succo di frutta più concentrato e, quindi, denso), ed infine, ho aggiunto due cucchiaini rasi di truvìa.
Truvìa ha un potere dolcificante 3 volte superiore allo zucchero, per cui in una ricetta in cui sono previsti 100g di zucchero sarà sufficiente utilizzare 33g di Truvìa (che contiene 0 calorie contro le 400kcal dello zucchero) e, in questa ricetta in particolare (il succo di frutta alla pesca), ho sostituito 2 cucchiai di zucchero con due cucchiaini rasi di Truvia, ottenendo come risultato quello di assumere le sole calorie contenute nella pesca, le quali sono davvero irrisorie.


Ho acceso il fuoco sotto il pentolino e lasciato cuocere per qualche minuto, circa 5/6 (il tempo aumenta in proporzione alla quantità di frutta che si usa).
La necessità di cuocere la frutta è di mantenerne inalterato il colore e, inoltre, il succo potrà essere conservato più a lungo (ovviamente in frigo).
Mettere il contenuto del pentolino in un mixer e frullare per bene il tutto.
Ecco, infine, il succo di frutta alla pesca preparato con Truvìa.

Il mio succo era un pò più denso di quelli in commercio perchè a me piace così, ma aggiungendo un pò di acqua in più in cottura si ottiene un succo più liquido (e la schiumetta che si vede in superficie dopo qualche minuto va via lasciando un succo di frutta liscio e vellutato).
Parliamo ora di sapore che io ho trovato ottimo: niente retrogusto di liquirizia, niente retrogusto di dolcificante, niente sapori estranei, si sentiva solo il gusto un ottimo succo di frutta alla pesca.

Dopo questo esperimento, per me più che riuscito, ho deciso di provare con un altra preparazione: il sorbetto alla pesca.
Partendo sempre dalla cottura di due pesche con acqua (stavolta ne ho messo un pò meno, circa mezzo bicchiere), ho aggiunto due cucchiaini rasi di Truvìa ed ho cotto per 5 minuti, dopodichè ho lasciato raffreddare un pò il tutto, quindi, ho frullato le pesche con la loro acqua di cottura insieme a mezzo bicchiere di latte. Ho congelato il liquido ottenuto (sarebbe molto pratico utilizzare dei contenitori per il ghiaccio) e il giorno dopo ho frullato i miei cubetti ottenendo un fantastico e cremosissimo sorbetto alla pesca.
Davvero ottimo!


I miei esperimenti con Truvìa non sono terminati e nei prossimi giorni leggerete altre ricette interessanti con il pregio di avere poche calorie.
Alla prossima!


domenica 11 agosto 2013

Pirlo Dolci e Biscotti

Carissimi lettori,
oggi voglio parlarvi di questa meravigliosa realtà nata solo nel settembre 2012: Pirlo Dolci e Biscotti.

Il titolare della ditta, Sergio Pirlo, persona gentilissima e disponibilissima con la quale ho avuto dei contatti diretti e ripetuti negli ultimi tempi, dopo aver rilevato i macchinari di un antico forno dell’entroterra genovese, famoso per la produzione dei migliori canestrelli in circolazione, grazie alla sua grande passione per i dolci e grazie anche ai consigli del vecchio pasticcere, ha fatto si che il prezioso canestrello genovese continuasse la sua secolare esistenza per raggiungere la tavola dei buongustai.

Come si legge sul sito: gli ingredienti sono semplici, genuini e soprattutto freschissimi, perchè solo così è possibile ottenere una frolla davvero speciale... che si scioglie in bocca.

La "PIRLO dolci e biscotti" ha col tempo affiancato al canestrello altre prelibatezze, caratterizzate dalla ricerca costante della perfezione.
Nei laboratori PIRLO non si utilizzano coloranti, conservanti o altri additivi: gli ingredienti sono tutti naturali.

Tra le specialità Pirlo si annoverano: il Pandolce genovese alto e basso, le colombe, la biscottanza, i biscotti con gocce di cioccolato, i crumiri e altre bontà fino ad arrivare ai "Pirlotti", realizzati con pasta di mandorla morbidissima e gocce di cioccolato fondente.

Passiamo ora ai prodotti che l'ideatore di questo fantastico progetto, Sergio Pirlo, mi ha gentilmente inviato per consentirmi di recensirli.
Per prima cosa vorrei farvi notare l'accuratezza e l'attenzione con cui questi prodotti vengono confezionati: le bustine trasparenti consentono di vedere il prodotto che si acquista e sono chiuse una per una, manualmente, con dei nastri di rafia che possono essere riutilizzati per richiudere la confezione (sempre che i biscotti non finiscano prima!).

 La Biscottanza è una delle specialità Pirlo che hanno affiancato la produzione di canestrelli.
Sono dei biscotti di frolla friabilissima che si sciolgono in bocca e che mangi uno dopo l'altro senza neanche rendertene conto perchè sono buonissimi.
Una nota simpatica di questi biscotti è il fatto di poterli trovare, nella stessa confezione, sempre di forma diversa: cuore, picche, fiori sono quelle che ho trovato nella mia.

 Un altro tipo di biscotti che hanno riscosso un grande successo in casa mia sono quelli alla mandorla (i Pirlotti), che secondo me possono essere assimilati a degli amaretti morbidi (mio marito li ha mangiati con ingordigia praticamente tutti da solo senza dare modo a nessuno di potercisi avvicinare).
Morbidissimi e sempre umidi al loro interno al punto giusto, con la loro copertura di zucchero a velo, possono essere una buona alternativa ai classici biscotti da thè oppure si possono mangiare a fine pasto.
Unico consiglio: cercate di imporvi di mangiarne solo uno perché sarà difficile altrimenti fermarsi!

Questi biscotti alla mandorla prevedono anche una versione con gocce di cioccolato: Pirlotti al cioccolato. Mia figlia è riuscita a strapparne qualcuno al padre e li ha trovati deliziosi.

Molto buoni sono anche i Biscotti al cioccolato.
Simili ai cookies, perché contengono al loro interno gocce di cioccolato, sono realizzati con una frolla scioglievole e friabile che li rende una vera tentazione.


L'altra mia figlia, come vedete, ha preferito la biscottanza.
Da mamma vi dico che sono stata ben felice che le mie figlie abbiano fatto merenda con i biscotti Pirlo, privi di additivi e conservanti, piuttosto che con merendine industriali.

Ora vorrei porre l'attenzione sulle etichette.
Su ciascuna confezione è indicata a mano (tranne che sulla biscottanza) la data di produzione e di scadenza. Ciò fa capire l'attenzione che viene posta dal sig. Sergio Pirlo ad ogni singola confezione di prodotto messa in commercio.
Vengono poi elencati con esattezza, in ordine di quantità, tutti gli ingredienti utilizzati per la realizzazione dei prodotti Pirlo.
Come si può facilmente notare, nella Pirlo Dolci e Biscotti vengono utilizzati solo ingredienti genuini e in azienda è assolutamente abolito l'uso di conservanti, additivi e coloranti.
TUTTI INGREDIENTI NATURALI, INSOMMA!
Sono sempre felice di poter recensire prodotti di aziende che lavorano con tanta serietà nel settore alimentare: complimenti Sergio Pirlo.

Per chi fosse interessato a diventare rivenditore di questi prodotti, che nel periodo pasquale e natalizio si arricchiscono con la produzione stagionale di colombe e pandolci, può compilare il form presente sul sito di Pirlo Dolci e Biscotti.

Anche voi amici potete consigliare ai vostri supermercati, fornai o bar pasticcerie di fiducia di arricchire la loro offerta con questi prodotti.

Alla prossima!

martedì 30 luglio 2013

Tortino di patate

In questo periodo non ho molta voglia di accendere il forno, ma per una ricettina sfiziosa come questa ho fatto un'eccezione.

Ingredienti:
3 patate di medie dimensioni
prosciutto cotto q.b.
galbanone affettato q.b. (o emmenthaler per un gusto più deciso) q.b.
rosmarino tritato q.b.
pangrattato q.b.
olio evo Dante
1 bicchiere di latte
sale, pepe e rosmarino tritato

Preparazione:
affettare sottilmente le patate (taglio chips) e, dopo aver unto una pirofila con olio evo Dante, disporle in fila una accanto all'altra, un goccino d'olio sopra, sale, pepe (con moderazione) e un pizzico di rosmarino tritato, quindi, galbanone, prosciutto cotto, Gran Moravia o parmigiano.
Disporre un'altra fila di patate, un goccio d'olio evo Dante, e ancora sale,pepe, rosmarino, galbanone, prosciutto cotto (il Gran Moravia l'ho messo a strati alterni per non farne prevalere il sapore) e via via continuare con gli strati fino a terminare gli ingredienti (io ho fatto 6/7 strati di patate in tutto).
Alla fine disporre uno strato di patate, un goccino d'olio, cospargere di pangrattato, irrorare con il latte lungo i bordi e cuocere a 200° per circa 40 minuti. Infine, prima di servire, lasciare riposare per una mezz'oretta, così il tortino si assesta e si può tagliare più agevolmente.





Cutter della linea Emsa