Il pane carasau, carasatu, carasadu, è un tipico pane sardo, originario della Barbagia e diffuso in tutta la Sardegna, conosciuto anche con il nome di carta musica per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumososa la masticazione, trattandosi appunto di sottili sfoglie circolari croccanti.
Il nome sardo “carasau” deriva dal metodo di preparazione, che comprende la fase della ‘carasatura’ (una doppia cottura).
Si ipotizza che una sorta di pane carasau fosse prodotto già nell'età del bronzo.
Le sue caratteristiche lo rendevano molto funzionale al mondo agropastorale in quanto la sua facile conservazione permetteva ai pastori, che restavano a lungo distanti da casa impegnati nella cura delle greggi, di avere sempre a disposizione del pane che, opportunamente bagnato al momento del pasto, riacquistava la freschezza del pane di giornata.
Gli ingredienti base del pane carasau sono lievito, sale, acqua e farina.
Tradizionalmente esistono due tipi di impasti: uno a base di farina di grano duro, diffuso in particolare tra le classi agiate (quello oggi più utilizzato), l’altro a base di farina d’orzo o cruschello, presente soprattutto sulle tavole dei ceti medio-bassi (quelle dei pastori).
Oltre ad un aspetto materiale di alimentazione tradizionale, questo pane è considerato anche sotto un profilo antropologico, dato che la sua preparazione tradizionale domestica implicava, e implica tutt'ora, un processo di socializzazione.
La preparazione del pane carasau era, infatti, un vero e proprio evento: vi partecipavano almeno tre donne, amiche o parenti, che ricevevano in cambio ricotta e olio. L’impasto veniva lavorato a lungo e sezionato in dischi dello spessore di 2 mm e di diametro variabile tra i 15 e i 40 cm, che venivano posti a lievitare. La prima cottura avveniva nel forno a legna a temperature molto alte (500° C). Quando i dischi risultavano gonfi al punto giusto venivano estratti dal forno e tagliati a metà per essere, in un secondo tempo, cotti di nuovo (carasatura). Il pane carasau a questo punto era pronto per essere consumato e conservato anche per mesi.
Ingredienti:
300 g di farina di semola di grano duro Il Molino Chiavazza
200g di acqua
80g di lievito madre
8g di sale
Preparazione:
Impastare a mano, o con l'impastatrice, la semola unitamente all'acqua, il lievito e il sale. Lavorare a lungo l'impasto perché dovrà risultare sostenuto ma morbido, cioè lavorabile.
A lavorazione ultimata, fare dei pesetti di 130g ciascuno (dai quali si otterranno dei dischi grandi quasi come una pizza), arrotolarli con una mano fino a fare delle palline di pasta e metterli a riposare coperti con un panno o una coperta per 12 ore o comunque per un'intera notte.
Trascorso il tempo di riposo riprendere le palline di pasta e stenderle con il mattarello (quello più adatto è stretto e lungo) cercando di dargli una forma sferica. Per stendere bene l'impasto è importante, mentre con una mano si tiene il mattarello, stendere e girare la sfoglia di pasta con l'altra mano. In questo modo l'impasto non si attaccherà al mattarello e non si straccerà, ci vuole un pò di manualità ma non è difficile.
Ingredienti:
300 g di farina di semola di grano duro Il Molino Chiavazza
200g di acqua
80g di lievito madre
8g di sale
Preparazione:
Impastare a mano, o con l'impastatrice, la semola unitamente all'acqua, il lievito e il sale. Lavorare a lungo l'impasto perché dovrà risultare sostenuto ma morbido, cioè lavorabile.
A lavorazione ultimata, fare dei pesetti di 130g ciascuno (dai quali si otterranno dei dischi grandi quasi come una pizza), arrotolarli con una mano fino a fare delle palline di pasta e metterli a riposare coperti con un panno o una coperta per 12 ore o comunque per un'intera notte.
Trascorso il tempo di riposo riprendere le palline di pasta e stenderle con il mattarello (quello più adatto è stretto e lungo) cercando di dargli una forma sferica. Per stendere bene l'impasto è importante, mentre con una mano si tiene il mattarello, stendere e girare la sfoglia di pasta con l'altra mano. In questo modo l'impasto non si attaccherà al mattarello e non si straccerà, ci vuole un pò di manualità ma non è difficile.
Dopo aver steso i dischi di pasta metterli uno sull'altro intervallati da teli di lino, o in alternativa panni puliti, e lasciarli riposare ancora una mezz'ora, quindi, riprendere i cerchi di pasta e cuocerli.
Il metodo tradizionale di cottura è il forno a legna, pertanto, non avendolo, ho pensato di sostituirlo con il mio forno pizza che riproduce abbastanza fedelmente la cottura del forno a legna.
Scaldare bene il forno pizza e adagiare i cerchi di sfoglia sulla pietra ollare e chiudere il coperchio, trascorso un minuto appena si sentirà un leggero sibilo che indicherà che la sfoglia si sta gonfiando. Aprire il forno e togliere il pane cotto (aprendo il forno tenderà a sgonfiarsi) e adagiarlo sulla spianatoia o un tagliere e con un coltello affilato tagliare nel centro. E' importante eseguire questa operazione appena si tira fuori il pane dal forno altrimenti l'operazione di taglio potrebbe non riuscire, vale la pena scottarsi per ottenere un ottimo risultato.
Dopo aver tagliato in due i cerchi di pane carasau, si procede con la carasatura, cioè con la doppia cottura. Quindi, la parte interna del pane, quella cioè che ha subito il taglio, viene posta sulla pietra ollare e fatta cuocere fino a che diventa croccante (nel mio forno pizza ci vuole un minuto al massimo).
E quello che vedete sotto è il risultato finale.
Ho spezzato apposta una sfoglia di pane per mostrarvi la sua croccantezza.
Eccezionale!!!
Il metodo tradizionale di cottura è il forno a legna, pertanto, non avendolo, ho pensato di sostituirlo con il mio forno pizza che riproduce abbastanza fedelmente la cottura del forno a legna.
Scaldare bene il forno pizza e adagiare i cerchi di sfoglia sulla pietra ollare e chiudere il coperchio, trascorso un minuto appena si sentirà un leggero sibilo che indicherà che la sfoglia si sta gonfiando. Aprire il forno e togliere il pane cotto (aprendo il forno tenderà a sgonfiarsi) e adagiarlo sulla spianatoia o un tagliere e con un coltello affilato tagliare nel centro. E' importante eseguire questa operazione appena si tira fuori il pane dal forno altrimenti l'operazione di taglio potrebbe non riuscire, vale la pena scottarsi per ottenere un ottimo risultato.
Dopo aver tagliato in due i cerchi di pane carasau, si procede con la carasatura, cioè con la doppia cottura. Quindi, la parte interna del pane, quella cioè che ha subito il taglio, viene posta sulla pietra ollare e fatta cuocere fino a che diventa croccante (nel mio forno pizza ci vuole un minuto al massimo).
E quello che vedete sotto è il risultato finale.
Ho spezzato apposta una sfoglia di pane per mostrarvi la sua croccantezza.
Eccezionale!!!
Ti è venuto una meraviglia! Complimenti :)
RispondiEliminaGrazie Daniela. Baci!!
EliminaCroccantissimo! Deve essere anche molto,ma molto buono! Buona giornata!
RispondiEliminaLo è Licia, lo è, infatti è finito in giornata altro che conservazione per mesi. Baci!!!
EliminaFantastico!!! Dall'aspetto veramente invitante! :o)
RispondiEliminaGrazie Lory!
Eliminabuonissimo me lo immagino di già a mangiarlo con un pò di pecorino sardo!!! sempre troppo presto per pranzo ma ho già l'acquolina in bocca
RispondiEliminaNon è mai nè troppo presto nè troppo tardi, per mangiare è sempre il momento giusto!! Baci!!
EliminaEcco... per del pane carasau penso che potrei fare qualsiasi cosa... ed in cima alla lista dei "qualsiasi cosa" c'è senza dubbio rubarti la ricetta e mettermi a farlo! :P
RispondiEliminaGrazie, poi fammi sapere come ti è venuta. A presto!!
EliminaBrava, risultato perfetto! Lo preparo anche io con l'aiuto della macchina del pane!
RispondiEliminaGrazie Caterina, la macchina del pane è un attrezzo che ancora mi manca, ma chissà, un giorno forse potrò sperimentarla anch'io. Baci!!
Eliminastupendo! non ho mai pensato di poterlo realizzare in casa!
RispondiEliminaGrazie Valeria!
EliminaTi è venuto benissimo, brava!!!!
RispondiEliminaGrazie Giuliana!
Eliminati è venuto benissimo, complimenti, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie Silvia!!
Eliminabravissima...ha un aspetto molto invitante...!!
RispondiEliminaGrazie Tonia!!!
EliminaGrazie davvero per questa ricetta ! Adoro il pane carasau !
RispondiEliminaGrazie Mary!!!
EliminaFantastico! Ti è venuto proprio bene..che brava!
RispondiEliminaGrazie Annamaria!!!
Eliminasplendido...mi viene voglia di comprarne un p',,, ma prendo il tuo!
RispondiEliminaPassa pure a prenderlo Milady, te ne ho messo un pò da parte!!!
EliminaBravissima Maria Grazia non e' semplice realizzarlo tu davvero sei stata grande detto da una golosa di casarau che ama mangiarlo con dell'olio rigorosamente d'oliva e sale messo in forno una vera' binta..... a presto Giovanna
RispondiEliminaGrazie Giovanna! Sai, mi hai fatto venire voglia di provarlo come lo mangi tu!!! Baci!
EliminaMa sei bravissima!!
RispondiEliminaSo che non è facile fare il pane Carasau perchè mia nonna era sarda, ma a te è venuto una vera meraviglia!!
Salvo la tua ricetta a lo provo!!
Un bacione
Carmen
Grazie Carmen, non sai quanto mi fa piacere che il mio pane ti sia piaciuto tanto da provarlo. Baci!!!
Eliminaa un aspetto fantastico .... da provare assolutamente ... bravissima ...un bacio
RispondiEliminaGrazie Nadia!
RispondiEliminahai detto bene, eccezzionale!!!!
RispondiEliminabaci
Grazie!
EliminaCiao Maria Grazia, contraccambio la visita e mi unisco ai tuoi lettori ... questo pane mi intriga molto ... dovrò provare a farlo!!!
RispondiEliminaIo sono sardo e ti dico che sembra quello fatto da mia zia, Complimenti :)
RispondiEliminaNon sai quanto mi fa piacere il tuo commento perché io, invece, sono pugliese e il fatto di essere riuscita a rendere onore a un pane della tradizione sarda è davvero molto gratificante per me. grazie!
EliminaComplimenti, ti è venuto benissimo, è perfetto!
RispondiEliminaGrazie per la visita, mi unisco anche io ai tuoi lettori.
A presto, Candida
Grazie Cadè!
EliminaTi ho nominato nel mio post "Giochiamo per conoscerti" se ti fa piacere puoi continuare il gioco. Un abbraccio, buona serata! Annamaria
RispondiEliminaGrazie Annamaria, vengo subito a vedere quali domande mi hai riservato!
Eliminasei stata bravissima....è perfetto..complimenti!!
RispondiEliminaciaoo
Grazie Enza... a presto!
EliminaSuper brava senza parole viene voglia di mangiarla ma per farla...mmmmm non è per me :( dovresti abitare vicino a me avresti una assaggiatrice gratis..ahahahaha ciaooo
RispondiEliminaNon guasterebbe, infatti, avere a disposizione un'assaggiatrice. A presto Edvige!
EliminaBellissima e bravissima........
RispondiElimina......io non ci riuscirei mai!!
Ciao ed a presto!!
Sabrina
http://delizieeconfidenze.blogspot.it/
Grazie Sabrina, fidati non è così difficile da fare. Grazie per essere passata e... a presto!
EliminaChe brava! Non avrei mai pensato che il pane carasau si potesse fare in casa!
RispondiEliminaGrazie Mari! Io per prima non credevo che sarebbe venuto così buono. A presto!
Eliminati aspetto da me!
RispondiEliminaGià passata stamattina. Ora devo solo preparare il post!
Eliminaciao, ricambio con molto piacere! quante belle ricette!
RispondiEliminaGrazie!
Eliminamolto interessante, sia la storia del pane carasau sia la preparazione. L'ho letto tutto con piacere. molto interessante il tuo blog, non lo conoscevo, ma ti seguo da subito
RispondiEliminaCiao!!! che carina sei stata a passare dal mio blog e a lasciare un commento!!! :-)
RispondiEliminami unisco volentieri ai tuoi lettori
Sara
Grazie Sara. Carina sei stata tu a ricambiare la visita e a unirti ai miei lettori. A presto!
EliminaGrazie mraille per essere passata dal mio blog...questo pane carasau è bellissimo...complimenti...un abbraccio
RispondiEliminaGrazie a te Caterina... a presto!
EliminaMi sono sempre chiesta come si facesse questo buonissimo pane se uso il lievito di birra viene buono uguale ed in caso quanti grammi ce ne vanno? Lo voglio proprio provare bravissima!
RispondiEliminaGrazie Dana. Puoi usare tranquillamente il lievito di birra e per questa dose 5 o 6 gr sono più che sufficienti. L'impasto deve lievitare molto, quindi, anche con poco lievito di birra ti verrà un bell'impasto gonfio. Fammi sapere poi come ti è venuto. Ciao!
EliminaCiao MariaGrazia! Grazie di essere passata a trovarmi! Ti seguo anch'io con vero piacere:)
RispondiEliminaNon ho mai assaggiato questo pane...m'ispira tantissimo!!! Buona serata!
Grazie a te Simona!
EliminaGrandi ricette per l'ispirazione, bel blog. Grazie per la visita :-) saluti dalla Slovacchia.
RispondiEliminaGrazie Akeber, saluti anche a te dall'Italia.
EliminaRieccomi!!
RispondiEliminaIeri ho avuto difficoltà con la connessione, ma finalmente sono riuscita ad iscrivermi tra i tuoi lettori: seguire il tuo blog mi fa davvero molto piacere!!!
Grazie per essere passata a trovarmi sul mio, ti apsetto sempre su:
http://www.delizieeconfidenze.blogspot.it/
un abbraccio
Sabrina
Grazie Sabrina, sei stata gentilissima!
EliminaCiao, grazie per la visita e complimenti per il blog, mi unisco ai tuoi lettori con molto piacere!
RispondiEliminaBuona giornata
Grazie a te Letizia!
EliminaQuando sono stata in Sardegna ne ho mangiato tantissimo !!! Mi piace un sacco ma non avevo mai pensato di farlo un casa , grazie per la ricetta:)
RispondiEliminaBaci
Grazie a te Ombretta!
EliminaEccezionale, sai che mi sono sempre chiesta come si fa... grazie! ottimo!:-)
RispondiEliminaOra ti ci devi proprio cimentare e in più ti tocca farmi sapere come ti è venuto. Baci!
EliminaNON CI POSSO CREDERE, NON CI POSSO CREDERE!! IL PANE CARASAU a casa mia si mangia solo questo tipo di pane! ti ringrazio infinitamente per aver pubblicato questa ricetta, sei bravissima e ti è enuto favolosamente bene! ... come sostituisco il lievito madre? ti ringrazio tantissimo!! Complimentoni :) felice we :*
RispondiElimina