Chi è pugliese come me sa come per noi le pettole siano un must immancabile durante il periodo natalizio.
Nella provincia di Taranto la prima pettolata si fa a S. Cecilia (22 novembre) e nel mio paese d'origine le pettolate proseguono fino a San Silvestro, passando per l'immacolata (8 Dicembre), S. Lucia (13 dicembre) e vigilia di Natale.
Fino a qualche anno fa, ora non so se si usa ancora farlo, nel mio paese di origine, il parroco organizzava una mega pettolata davanti al piazzale della chiesa a cui tutti erano invitati, ora che lui non c'è più non so se il suo successore abbia portato avanti questa usanza.
La caratteristica principale delle pettole è data dal tipo di impasto con cui sono fatte.
In realtà gli ingredienti sono i soliti: farina, acqua, lievito, sale. Ciò che cambia è la consistenza.
Infatti, l'impasto delle pettole è molto molle perchè ricco di acqua e proprio per questa sua consistenza viene fritto a cucchiaiate.
La tradizione vuole che una volte fritte vengano passate nello zucchero, ma io le ho sempre preferite con il sale, andando un pò controcorrente.
Mi piace molto anche tagliarle a metà e farcirle con formaggi e salumi o, come in questo caso, con il Bontazola Mauri.
Ingredienti:
1 kg di farina (io ho usato la 00 perchè mia madre usava sempre quella con ottimi risultati) Il Molino Chiavazza
800g di acqua
200/250g di lievito madre o in alternativa un cubetto di lievito di birra
18/20g di sale.
Preparazione:
Impastare tutti gli ingredienti come al solito, in planetaria o in una coppa, e far riposare fino al raddoppio (io l'ho fatto riposare 6/7 ore perchè il lievito madre ha bisogno di un riposo maggiore rispetto al lievito di birra).
Trascorso questo tempo friggere l'impasto a cucchiaiate (vedrete come si gonfieranno!) senza riempire troppo la padella che si usa per friggere.
Le pettole sono cotte quando hanno un bel colore dorato e non sono intrise di olio.
Per la frittura consiglio olio evo oppure olio di semi di arachidi, solo questi oli sono in grado di esaltare il sapore delle pettole.
Una volta cotte passare nello zucchero oppure spolverarle con un pò di sale o mangiarle come si preferisce (come faccio di solito io!)
Stavolta, ad es., mi sono gustata le mie pettole tagliandole in due e spalmandoci sopra del Bontàzola Mauri... divine!!! Non saprei neanche dirvi quante ne ho mangiate, considerate che ho consumato oltre metà confezione.
Ma che meraviglia! Complimenti, io le adoro.
RispondiEliminaMa sai che solo oggi ho scoperto che hai un'altro blog? Ti seguo anche lì, posti delle ricette davvero interessanti.
Buon we.
Alice
Grazie Alice, sei stata gentilissima ad unirti ai miei lettori fissi anche di V di verdura. Un bacio!!
Eliminanon conoscevo questo piatto ma voglio provarlo
RispondiEliminaE' un piatto della tradizione pugliese. Vedrai che ti piaceranno se li provi. Baci!!
EliminaChe buone, anche io preparo qualcosa del genere, ma non li chiamo così. Praticamente quando faccio il pane, metto da parte un terzo della quantità, faccio delle piccole focacce e le frigo nel olio bollente. Li puoi mangiare così semplici, con zucchero o con marmellata. Sono deliziose.
RispondiEliminaComplimenti. Buon 2013!
Grazie Emma, spero che anche il tuo 2013 sia pieno di belle novità. riguardo all'impasto lasciato da parte, anche mia madre lo faceva, noi a casa le chiamiamo focaccine e sono buonissime anche farcite con la ricotta piccante, un'altra specialità delle mie parti. Baci!!
EliminaPer me sono una prelibatezza, mangiate calde!!!!! Ciao
RispondiEliminapastaenonsolo.blogspot.it
Hai ragione Giovanna!
EliminaMai sentite! E' una novità per me!......un'ottimo stuzzichino, mi piacerebbe proprio provarle!
RispondiEliminaVedrai che ti conquisteranno una volta provate. Baci!!
EliminaBuone,buone,te lo dice una pugliese come te. Adoro questo tipo di frittelle che possono essere dolci o salate. Da noi si preparano il 25 Novembre giorno di Santa Caterina. Buon week end
RispondiEliminaDa noi nel tarantino, sono un must che non può mancare nel periodo natalizio a partire, invece, dal 22 novembre S. Cecilia. A quanto pare da Bari a Taranto già ci sono tradizioni diverse. Baci Licia!!
Eliminacalde devono essere una delizia, col gorgonzola che si scioglie!
RispondiEliminaCi hai preso in pieno milady!!
EliminaFantastiche!
RispondiEliminaUn bacio ISA
Grazie Isa, baci!!
EliminaChe buone! Mi piace scoprire nuovi dolci della tradizione....e la tua storia delle pettole l'ho letta con grande piacere!
RispondiEliminaBuona domenica Muffins!
Grazie eleonora... baci!!
EliminaO insomma mi viene voglia di rimettere in pista la friggitrice ;)
RispondiEliminaMai metterla via, c'è sempre qualcosa di buono da friggere. baci!!!
EliminaNon sono pugliese ma le conosco sono buonissime mai preparate pero...a presto Maria Grazia .. Giovanna
RispondiEliminaIl bello delle ricette regionali è proprio il fatto che sono facilmente esportabili in altre regioni. A presto Giovanna... baci!!
Elimina